Per il Ministro degli Esteri del Governo legittimo yemenita, Ahmed Bin Mubarak, i bombardamenti sui campi profughi di Marib dimostrano che i ribelli filo iraniani non vogliono la pace
Il Ministro degli Esteri yemenita, Ahmed Bin Mubarak, ha affermato che i crimini e le violazioni in corso della milizia Houthi a Marib e il bombardamento dei campi profughi e dei quartieri residenziali contraddicono ciò che le milizie dicono sui media riguardo l loro desiderio di porre fine alla guerra.
Durante il suo incontro a Riad con l’inviato statunitense in Yemen, Tim Lenderking, Bin Mubarak ha affermato:
La preparazione alla pace richiede l’abbandono della violenza e il rispetto della vita delle persone sulle cui sofferenze, invece, speculano le milizie.
I continui crimini e violazioni della milizia Houthi a Marib e il suo bombardamento dei campi per follati e sulle zone residenziali, che avvengono mentre la comunità internazionale sta compiendo sforzi per cessare il fuoco e alleviare la crisi umanitaria, sono atti criminali che contraddicono ciò che le milizie affermano quando parlano del loro desiderio di porre fine alla guerra.
Secondo l’agenzia ufficiale di stampa yemenita “SABA“, l’incontro ha visto discutere degli sforzi in corso per portare la pace alla luce della benedizione del Governo yemenita dell’iniziativa saudita e gli sforzi dell’inviato delle Nazioni Unite volti a raggiungere una pace sostenibile.
L’inviato statunitense ha sottolineato la necessità di fermare gli attacchi per avanzare verso una soluzione politica, porre fine alla guerra ed affrontare le conseguenze della crisi umanitaria nello Yemen.
Lenderking ha ribadito la ferma posizione del suo Paese a sostegno dello Yemen e del suo Governo legittimo e alla sicurezza, stabilità e unità. Lunedì sera 29 marzo il Ministero degli Esteri yemenita ha annunciato che la milizia Houthi ha preso di mira i campi profughi di Marib, l’ultimo dei quali è stato bersagliato con più di 37 colpi di artiglieria, provocando lo sfollamento di 576 famiglie.
Autore Redazione Arabia Felix
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