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Yemen: governo denuncia escalation Houthi

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Al-Eryani ha invitato le Nazioni Unite a svolgere i propri compiti facendo pressioni sui ribelli per fermare la guerra economica

Il governo legittimo yemenita ha denunciato l’aumento di violenze e provocazioni dei ribelli Houthi in Yemen. Muammar al-Eryani, Ministro dell’Informazione yemenita, ha dichiarato che il governo non resterà a guardare di fronte alle provocazioni, ma sarà costretto a riconsiderare i provvedimenti adottati relativi all’operazione del porto di Hodeidah e dell’aeroporto di Sana’a a causa della continua escalation del gruppo sciita, che minaccia di provocare il collasso dell’economia.
Al-Eryani ha scritto su Twitter:

Mettiamo in guardia contro la prosecuzione delle provocazioni della milizia Houthi. Essa minaccia il collasso delle condizioni economiche e aggrava la sofferenza umana a Sana’a.

Il Ministro ha invitato la comunità internazionale, le Nazioni Unite e i membri permanenti del Consiglio di sicurezza ad uscire dalla piazza del vergognoso silenzio, a svolgere il proprio dovere di pressione sulle milizie Houthi per fermare la sistematica guerra economica, che rischia di minare opportunità e sforzi per la calma e la pace.

Al-Eryani ha spiegato che il gruppo Houthi ha lanciato attacchi contro navi e petroliere nei porti dei governatorati di Hadramout e Shabwa con l’obiettivo di fermare le esportazioni di petrolio, danneggiare le entrate statali e il bilancio generale per impedire al governo di adempiere ai propri obblighi, compreso il pagamento degli stipendi dei dipendenti.

Ha aggiunto che gli Houthi hanno anche proibito l’ingresso di locomotive a gas locali provenienti dal Governatorato di Marib nelle aree sotto il loro controllo e sostituito il gas yemenita con gas “gratuito” proveniente dall’Iran attraverso il porto di Hodeidah, vendendolo ai cittadini ad un costo maggiore.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.