L’appello del Governo dello Yemen il giorno dopo che l’ONU ha annunciato di aver compiuto progressi incoraggianti per porre fine alla crisi della petroliera Safer ancorata al largo di Hodeidah
Il Governo yemenita ha confermato che l’attuale situazione della petroliera “Safer” non può permettersi di perdere altro tempo, dopo i nuovi rinvii della milizia Houthi, che rifiuta ogni soluzione proposta dall’ONU nell’ultimo periodo.
Il Governo ha annunciato l’approvazione della proposta delle Nazioni Unite di scaricare più di un milione di barili di greggio che si trovano a bordo della nave cisterna galleggiante Safer, descritta come una “bomba a orologeria”, che minaccia di provocare il più grande disastro ambientale della storia, portandoli su un’altra imbarcazione.
Questa proposta arriva il giorno dopo che le Nazioni Unite hanno annunciato di aver compiuto progressi incoraggianti per porre fine alla crisi della petroliera, ancorata al largo di Hodeidah, nello Yemen occidentale, dal 2015, ma le milizie Houthi sono ancora aggrappate alla scusa di voler la manutenzione del natante, che è sul punto di collassare.
Il Ministro degli Esteri yemenita, Ahmed bin Mubarak, durante il suo incontro con il Coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per le Nazioni Unite in Yemen, David Grisley, ha informato che il suo Governo sostiene la proposta delle Nazioni Unite per mitigare la potenziale minaccia rappresentata da questa nave.
“Safer” è un’unità galleggiante di stoccaggio e scarico, ancorata al largo della costa occidentale dello Yemen, 60 km a nord del porto di Hodeidah, ed era utilizzata per immagazzinare ed esportare il petrolio proveniente dai giacimenti petroliferi di Marib.
Poiché la nave non ha subito lavori di manutenzione dal 2015, il petrolio greggio imbarcato, 1.148 milioni di barili, e i gas in aumento rappresentano una seria minaccia per la regione e le Nazioni Unite sostengono che la nave è una bomba a orologeria, che potrebbe esplodere in qualsiasi momento.
Autore Redazione Arabia Felix
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