Nel corso di una riunione del Consiglio dei Ministri
Lunedì 15 maggio, in una riunione del Consiglio di Ministri, il governo yemenita ha discusso degli sviluppi negli sforzi internazionali coordinati con Paesi amici per rilanciare il processo di pace nello Yemen. Dall’incontro è emerso che porre fine al colpo di Stato degli Houthi, attraverso la pace o la guerra, è un’opzione irreversibile, che preserva la sicurezza e la stabilità nello Yemen e nella regione e assicura la navigazione internazionale e il commercio globale.Nella sua riunione nella capitale provvisoria, Aden, il Consiglio ha apprezzato i continui e sinceri sforzi sauditi come mediatore per porre fine alla guerra e stabilire la pace. Riad lavora per il raggiungimento di una soluzione politica globale concordata a livello locale e sostenuta a livello regionale e internazionale.
Secondo una dichiarazione rilasciata dopo la riunione, il gabinetto yemenita ha discusso gli sviluppi negli sforzi internazionali coordinati con i Paesi fratelli per rilanciare il percorso di pace nello Yemen e la ferma posizione del Consiglio presidenziale e del governo nel sostenere gli sforzi per una soluzione politica. Sono state avviate iniziative volte a porre fine alla sofferenza umana e a realizzare le legittime aspirazioni del popolo yemenita di ripristinare le istituzioni contro il colpo di Stato.
Il Consiglio ha sottolineato la necessità di esercitare maggiori pressioni sulla milizia Houthi affinché risponda all’appello alla pace e non trasformi i dossier umanitari in fascicoli per lo sfruttamento politico. Deve rendersi conto dell’entità della sofferenza umana che ha causato al popolo yemenita ed uscire dalla piazza del silenzio per costringere la milizia a sottomettersi agli sforzi e ristabilire la pace.
Ha infine rimarcato che lo Stato e il governo hanno sostenuto gli oneri della tregua e della calma nonostante l’impatto economico degli attacchi terroristici Houthi sul settore petrolifero.
Autore Redazione Arabia Felix
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