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Yemen: ex Ministro e capo Pasdaran ammette presenza ufficiali iraniani

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Houthi


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Per la prima volta un politico militare iraniano del rango di Ghasemi ammette l’attività degli ufficiali iraniani al fianco delle milizie Houthi

Il vice comandante della forza iraniana Quds per gli affari economici, Rustam Qasimi, ha ammesso che le guardie rivoluzionarie iraniane forniscono armi alle milizie Houthi nello Yemen e addestrano i loro membri.

Secondo quanto riporta il sito dell’emittente russa “Russia Today“, è la prima volta che si registra un’ammissione del genere. Rostam Ghasemi è un politico e militare iraniano, ex Pasdaran e Ministro del petrolio dell’Iran dal 2011 al 2013.

Il leader della forza Quds ha ammesso che gli ufficiali iraniani sono con gli Houthi nello Yemen e ha anche aggiunto:

Ciò che gli Houthi possiedono in termini di armi è grazie al nostro aiuto.

Nel commentare queste dichiarazioni su Twitter, il Ministro yemenita dell’Informazione, Muammar Al-Eryani, ha scritto:

Le chiare confessioni dei leader del regime iraniano, l’ultima delle quali è la dichiarazione del vice Comandante della forza Quds sul ruolo di Teheran nel colpo di stato, il suo sostegno militare alla milizia Houthi e il suo coinvolgimento nei combattimenti al loro fianco sul campo, sono una palese violazione delle leggi e delle convenzioni internazionali e una flagrante sfida alla volontà della comunità internazionale.

Al-Eryani ha spiegato:

Le dichiarazioni ribadiscono il ruolo destabilizzante iraniano nella sicurezza dello Yemen e la sua responsabilità per la tragedia umana lasciata dalla guerra. Teheran usa la milizia Houthi come strumento per attuare il suo programma espansionista e le politiche di diffusione del caos e del terrorismo nella regione e della minaccia degli interessi internazionali nel Mar Rosso e Bab al-Mandeb.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.