Home Territorio Estero Yemen: esercito, Houthi sfrutta tregua in modo barbaro

Yemen: esercito, Houthi sfrutta tregua in modo barbaro

619
esercito yemen


Download PDF

1.436 le violazioni dell’armistizio da parte dei ribelli

Il portavoce dell’esercito yemenita, il Generale di Brigata Abdo Majali, ha confermato che le forze dell’esercito sono pienamente impegnate per il rispetto del cessate il fuoco, in accordo con l’armistizio delle Nazioni Unite annunciato per la terza volta il 2 agosto e le direttive della leadership politica e militare, rilevando che la milizia Houthi sta sfruttando la situazione “in modo barbaro”.

In una nota Majali ha spiegato che la milizia Houthi continua a violare la tregua, prendendo di mira siti militari e obiettivi civili, provocando la morte e il ferimento di decine di civili e danni materiali a strutture e case residenziali, oltre a continuare l’assedio e bloccare le strade della città di Taiz, confermando l’intransigenza e il rifiuto della tregua dell’ONU.

Ha inoltre passato in rassegna gli sviluppi sul campo sui fronti di combattimento e le violazioni commesse dalla milizia Houthi dall’inizio dell’armistizio delle Nazioni Unite.

Sono 1.436 le violazioni della tregua dei ribelli in 26 giorni, su tutti i fronti da combattimento nei governatorati di Marib, Taiz, Al-Jawf, Hajjah e Al-Dhalea, Hodeidah, Abyan e Saada.

L’inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Hans Grundberg, ha annunciato il 2 agosto l’accordo del governo yemenita e della milizia Houthi per prolungare l’armistizio nel Paese per altri due mesi.

Print Friendly, PDF & Email

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.