Site icon ExPartibus

Yemen: escalation Houthi sfida a Comunità internazionale

al-eryani


I ribelli lanciano attacchi a Taiz in violazione alla tregua

Il Ministro yemenita dell’Informazione e della Cultura, Muammar Al-Eryani, ha condannato l’escalation delle operazioni della milizia Houthi contro i civili con il fuoco dei cecchini nel governatorato di Taiz, che ha portato alla morte di un cittadino e di un bambino nelle ultime 24 ore.

Ha spiegato che gli attacchi sui civili da parte dei tiratori scelti Houthi hanno portato all’uccisione del bambino, Amir Majid Muhammad Al-Hajj, tra i distretti di Sami’ e Al-Silw, poche ore dopo l’assassinio di Abdullah Hassan Seif, mentre tornava a casa sua nel quartiere di Kalabah a Taiz.

Ha anche sottolineato che l’incremento dei crimini da parte della milizia e l’uccisione deliberata di bambini nel governatorato di Taiz assediato, poche ore dopo che l’inviato delle Nazioni Unite ha annunciato l’estensione della tregua umanitaria, riflette il suo odio nascosto contro il governatorato e il suo disprezzo per le vite yemenite, la sua indifferenza per gli sforzi e gli appelli alla calma e la sua palese sfida alla volontà della comunità internazionale.

Il Ministro ha quindi invitato la comunità internazionale, l’ONU e i suoi inviati ad emettere una condanna chiara ed esplicita di tali azioni efferate ed indicare chiaramente alla milizia Houthi di sostenerli e di perseguire e i responsabili della leader e membri della milizia presso la Corte penale internazionale, al fine di vincere il sangue delle vittime.

Martedì sera 2 agosto, le Nazioni Unite hanno annunciato che le parti yemenite avevano concordato di prorogare l’armistizio per altri due mesi, alle stesse condizioni.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

Exit mobile version