Il dato presentato nel rapporto intitolato ‘Palazzi e Tombe’ parla dei crimini Houthi e del silenzio della comunità internazionale
Un rapporto ufficiale sulla situazione dei diritti umani nella capitale yemenita, Sana’a, ha rivelato che la milizia Houthi ha commesso 21.422 crimini e violazioni nelle aree sotto il suo controllo, durante lo scorso anno.
Il rapporto, pubblicato dall’Ufficio per i diritti umani nella capitale Sana’a, afferma che le violazioni monitorate includono l’omicidio, la tortura, la sparizione forzata, il saccheggio di denaro, lo sfollamento di civili, l’abuso di bambini, le violazioni dei diritti di donne, il saccheggio degli aiuti e la settarizzazione dell’istruzione con corsi sullo sciismo e l’odio nei confronti degli ebrei e degli occidentali.
Il rapporto, intitolato ‘Palazzi e Tombe’, registra che la città di Sana’a ha assistito, durante lo scorso anno, a 55 esecuzioni extragiudiziali, 10 morti sotto tortura, 180 feriti, 538 rapimenti arbitrari, 163 sparizioni forzate, oltre a 92 arresti domiciliari.
Esso documenta che gli Houthi hanno commesso 268 torture e trattamenti crudeli, 426 attacchi fisici, 168 processi militari, 303 assalti e saccheggi di proprietà pubblica, 482 assalti e saccheggi di proprietà privata, oltre a 471 saccheggi di fondi.
Ha inoltre monitorato 64 episodi di repressioni a manifestazioni di proteste, 455 attacchi alle libertà pubbliche, 6.362 abusi professionali, 2.836 istituzione di attività settarie di stampo sciita, 2.676 violazioni contro i bambini, 564 violazioni contro le donne, 326 saccheggi di aiuti e aiuti umanitari, 32 attacchi agli aiuti lavoratori e 539 spostamenti forzati di persone, 3.518 violazioni della libertà di movimento e 894 reclutamento di minori.
Il delegato della Capitale, Abdul Majeed Al-Jarf, durante la conferenza stampa che si è svolta il 17 marzo a Marib per presentare il rapporto, ha ribadito:
La milizia Houthi è una banda senza regole che non dà peso alla santità di un diritto umano o a una norma legale. Commette i suoi crimini contro il popolo yemenita, ignorando ogni conseguenza complice il silenzio della comunità internazionale al riguardo.
L’unico modo per fermare i suoi crimini è ripristinare lo stato di diritto e porre fine al colpo di stato, considerato che la milizia non crede nella pace e non è impegnata in nessun accordo.
Autore Redazione Arabia Felix
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