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Yemen: Difesa, 8.000 violazioni Houthi della tregua



Per il governo si tratta di un chiaro ripudio dell’impegno per l’armistizio e di ostacolo agli sforzi internazionali volti ad arrivare alla pace

Il Ministro della Difesa yemenita, il Tenente Generale Mohsen al-Daari, ha reso noto che le violazioni della tregua umanitaria promossa dalle Nazioni Unite, sostenute dall’Iran, sono state, dalla sua entrata in vigore all’inizio di aprile, più di 8.000.

Durante un incontro con l’Ambasciatore francese in Yemen, Jean-Marie Safa, e l’addetto militare, Junaid Gouda, il Tenente Tenerale Al-Da’ari ha affermato che queste violazioni sono un chiaro ripudio dell’impegno per l’armistizio e un tentativo di ostacolare gli sforzi internazionali per costruire la pace.

Il Ministro della Difesa yemenita ha ribadito l’importanza di far convergere gli sforzi riguardo alla gestione dei gruppi terroristici e alla mobilitazione di quelli internazionali a sostegno dello Yemen nell’affrontare i gruppi rappresentati dalla milizia Houthi, da al-Qaeda e dall’ISIS.

Al-Daari ha sottolineato l’importanza di esercitare pressioni sulla milizia Houthi sostenuta dall’Iran affinché rispetti i termini della tregua delle Nazioni Unite e limiti le sue violazioni.

Infine, ha indicato che le forze governative, con il sostegno della Coalizione a guida saudita per sostenere la legittimità, stanno difendendo la pace e la sicurezza internazionali e assicurando la navigazione e il commercio globale, che sono costantemente minacciati dalla milizia Houthi e dai suoi sostenitori in la regione, rappresentata dall’Iran e dagli Hezbollah libanesi.

Da parte sua, l’Ambasciatore francese ha affermato che la comunità internazionale condanna queste violazioni Houthi e chiede il rispetto dei termini dell’armistizio per raggiungere la pace e la stabilità in Yemen.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

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