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Yemen: detenuto Houthi morto per torture a Taiz



Le carceri della milizia Houthi stanno assistendo a orribili torture contro gli uomini rapiti nei vari governatorati del Paese sotto il suo controllo

Un uomo rapito dalla milizia Houthi è morto dopo essere stato brutalmente torturato nella prigione della città di Al-Saleh, governatorato di Taiz, a sud-ovest dello Yemen.

La milizia Houthi ha rapito Aziz Dibwan Muhammad Naji Al-Dahmashi, 40 anni, e lo ha portato nella prigione di Al-Saleh City, prima di trasferirlo in un ospedale sotto il suo controllo nell’area di Al-Hawban, dopo le sevizie a cui è stato sottoposto nel corso di una mese.

Fonti dei media hanno affermato che la milizia ha trasferito il rapito Dahmashi nel nosocomio Al-Rifai di Al-Hawban, quando era in uno stato di morte clinica, fino all’annuncio del suo decesso avvenuto il 12 novembre e ne ha informato la famiglia parlando di un suo tentativo di suicidio per nascondere le violenze subite in carcere.

Fonti delle organizzazioni per i diritti umani hanno riferito, inoltre, che un altro prigioniero rapito, Muhammad Abdul Rahman Muhammad al-Humayqani, è deceduto a seguito di brutali maltrattamenti psicologici e fisici in un penitenziario Houthi dopo una detenzione di quattro anni a Sana’a. I suoi parenti, che provengono dal governatorato di al-Bayda, hanno accusato la milizia Houthi di averlo ucciso all’interno della prigione.

Le carceri della milizia Houthi stanno assistendo ad orribili torture contro le persone sequestrate nei vari governatorati sotto il suo controllo e molte delle quali, secondo diversi rapporti locali e internazionali sui diritti umani, sono morte a causa delle torture.

Una statistica del governo aveva precedentemente rivelato che circa 300 persone sono state uccise sotto tortura nelle prigioni di Houthi.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

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