Home Territorio Estero Yemen: Consiglio Sicurezza ONU accoglie iniziativa saudita

Yemen: Consiglio Sicurezza ONU accoglie iniziativa saudita

586
consiglio sicurezza onu


Download PDF

L’inviato statunitense Lenderking ha discusso con i membri del Consiglio di sicurezza dell’importanza di risolvere il conflitto yemenita

I membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, riuniti nella notte a New York, hanno accolto con favore l’iniziativa saudita per porre fine alla crisi nello Yemen, ma la Russia ha bloccato l’emissione di una dichiarazione ufficiale del Consiglio in questo senso.

L’inviato speciale degli Stati Uniti in Yemen, Timothy Lenderking, ha affermato di aver discusso con i membri permanenti del Consiglio dell’importanza di risolvere il conflitto nello Yemen. Lenderking ha sottolineato la necessità di porre fine all’attacco della milizia Houthi a Marib e di facilitare il lavoro della missione dell’ONU per ispezionare la petroliera Safer a rischio esplosione nelle acque del Mar Rosso in una zona in mano ai ribelli Houthi.

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha dichiarato che Lenderking ha rimarcato la necessità di adottare misure per risolvere la crisi economica nello Yemen.

Lo scorso marzo, il portavoce delle Nazioni Unite, Farhan Haq, ha annunciato che l’organizzazione internazionale accoglie con favore l’iniziativa di pace saudita per porre fine alla guerra nello Yemen, coerentemente con gli sforzi delle Nazioni Unite.

L’Arabia Saudita ha proposto un’iniziativa per una soluzione nello Yemen, che include un cessate il fuoco a livello nazionale sotto gli auspici dell’ONU e la riapertura dei collegamenti aerei e marittimi.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.