Cerimonia davanti ai membri del Parlamento
Martedì 19 aprile il capo e i membri del Consiglio di comando presidenziale yemenita hanno prestato giuramento costituzionale davanti al parlamento riunito ad Aden.
La cerimonia ha rappresentato il culmine del processo di trasferimento del potere dall’ex Presidente yemenita, Abd Rabbo Mansour Hadi, al nuovo Consiglio presidenziale.
Ciò è avvenuto dopo l’arrivo lunedì 18 aprile nella capitale temporanea dello Yemen di parlamentari, membri del governo e del Consiglio della Shura.
Il Parlamento yemenita ha chiarito che il ritorno del suo Presidente e dei suoi membri ad Aden rientra nell’ambito della riunione di tutte le istituzioni statali nella capitale temporanea, dove si terrà la prima sessione di lavori.
A conclusione delle consultazioni tra le parti yemenite sponsorizzate dal Consiglio di cooperazione del Golfo a Riad, l’ex Presidente yemenita, Abd Rabbo Mansour Hadi, aveva emesso, un decreto presidenziale per trasferire irreversibilmente tutti i suoi poteri ad un Consiglio di comando presidenziale guidato dal suo Consigliere Rashad Al-Alimi con i membri: Sultan Al-Arada e Aidrus al-Naqib, Tariq Saleh, Abdullah Al-Alimi, Othman Majali, Abu Zaraa Al-Muharrami e Faraj Al-Bahsani.
Nella sua prima apparizione pubblica da leader la scorsa settimana, Al-Alimi ha anche annunciato che si sarebbe trattato di un Consiglio di pace per porre fine ai combattimenti con la milizia Houthi e ripristinare lo stato, ma, allo stesso tempo, ha lasciato la porta aperta alla possibilità di ricorrere alla forza militare per costringere il gruppo filo iraniano alla pace.
L’inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Hans Grundberg, nel frattempo, aveva annunciato una tregua di due mesi entrata in vigore il 2 aprile, secondo la quale tutte le ostilità si sarebbero fermate con l’esecuzione di misure umanitarie, tra cui l’apertura parziale dell’aeroporto di Sana’a a destinazioni specifiche e consentendo l’ingresso nel Paese di 18 petroliere di carburante nel porto di Hodeidah, e l’invito ad un incontro per discutere della revoca dell’assedio a Taiz e dell’apertura delle strade tra i governatorati.
La tregua, entrata oggi nella sua terza settimana, è stata violata più volte dagli Houthi, in particolare a Marib, Hodeidah e Taiz.
Autore Redazione Arabia Felix
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