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Yemen: colloqui Amman riprendono dopo Eid Adha

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Intesa su scambio di prigionieri

Dopo la festa islamica di Eid al-Adha si terrà un altro round di negoziati per concordare un nuovo scambio di prigionieri tra governo dello Yemen e ribelli Houthi.Lo ha annunciato Majid Fadayel, membro della delegazione del governo yemenita, ai negoziati con gli Houthi.

Fadayel ha aggiunto su Twitter che le consultazioni che si sono concluse nel fine settimana nella capitale giordana con la delegazione Houthi sullo scambio di prigionieri sono state positive. Ha rilevato che diverse proposte per lo scambio di reclusi sono state avanzate alla delegazione Houthi in modo che ciascuna parte possa proporla alla sua leadership per l’approvazione.

Ha anche chiarito, inoltre, che la delegazione governativa è desiderosa di lanciare il tutto per tutti, secondo le direttive della leadership del Consiglio di presidenza e del governo yemenita.

Fadael ha affermato che la delegazione governativa non risparmierà alcuno sforzo per porre fine alle sofferenze delle famiglie dei rapiti e per permettere che i detenuti nelle carceri rientrino il prima possibile dalle loro famiglie.

Da venerdì scorso, 16 giugno, la capitale giordana, Amman, è stata testimone di colloqui tra le due parti in conflitto nello Yemen. Erano sotto l’egida delle Nazioni Unite e del Comitato internazionale della Croce Rossa, con l’obiettivo di preparare un futuro scambio di prigionieri.

La consulente per i media del Comitato internazionale della Croce Rossa (ICRC) in Medio Oriente, Jessica Musan, ha riferito sull’accaduto, affermando che il comitato, insieme all’ufficio dell’inviato delle Nazioni Unite nello Yemen, ha partecipato ad un incontro ad Amman tra i due parti in conflitto per affrontare le questioni relative ai negoziati su un futuro rilascio.

Una fonte vicina ai negoziati, che ha chiesto di non essere menzionata, ha affermato che i colloqui non si concentrano sui nomi dei potenziali prigionieri da rilasciare o sulle disposizioni per un futuro processo di scambio. Mirano, piuttosto, a superare gli ostacoli che impediscono ad ogni parte di condurre visite congiunte ai detenuti, il che apre la strada a un futuro rilascio.

L’ufficio dell’inviato speciale delle Nazioni Unite in Yemen ha annunciato che l’incontro di Amman riunisce le parti in conflitto per riprendere i colloqui, al fine di rilasciare più detenuti per motivi legati al conflitto, in attuazione dell’accordo di Stoccolma.

All’epoca, l’accordo prevedeva “il rilascio di tutti i prigionieri, detenuti, persone scomparse, detenute arbitrariamente, vittime di sparizioni forzate e persone agli arresti domiciliari”. Nel contesto del conflitto in corso dal 2014 nello Yemen, “senza eccezioni e senza condizione”.

Durante i negoziati tenutisi a Berna, in Svizzera, lo scorso marzo, il governo yemenita e gli Houthi avevano raggiunto un accordo per lo scambio di circa 900 prigionieri, concretizzatosi ad aprile e durato tre giorni.

Prima di allora, l’ultimo grande scambio era avvenuto nell’ottobre 2020, quando più di 1.050 prigionieri sono stati rilasciati e riportati nelle loro regioni.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.