Home Territorio Estero Yemen: Coalizione distrugge fabbriche di droni a Sana’a

Yemen: Coalizione distrugge fabbriche di droni a Sana’a

655
caccia


Download PDF

Demoliti anche i rinforzi e le fortificazioni della milizia Houthi nei siti di Marib

Oggi 5 gennaio, la Coalizione per sostenere la legittimità nello Yemen ha annunciato l’attuazione di attacchi aerei su obiettivi militari legittimi in risposta alla minaccia rappresentata della milizia Houthi, che lancia droni dalla capitale yemenita, Sana’a, contro l’Arabia Saudita.

La Coalizione ha aggiunto che i raid aerei hanno portato alla distruzione di due officine per l’assemblaggio e l’intrappolamento di droni nel campo della I divisione corazzata, oltre a due fabbriche di droni nel campo di Dabouh.

Contestualmente sono state adottate misure preventive per evitare danni collaterali ai civili.

Contemporaneamente, fonti sul campo hanno riferito che i caccia della Coalizione per sostenere la legittimità nello Yemen hanno distrutto i rinforzi e le fortificazioni della milizia Houthi in luoghi separati nel fronte meridionale del governatorato di Marib.

Le fonti hanno aggiunto che tre raid aerei simultanei hanno abbattuto un veicolo blindato e tre equipaggi militari Houthi nella zona di Jabal al-Balaq orientale e nel deserto che circonda i Monti Laza, che l’esercito nazionale è riuscito a conquistare ieri.

Le fonti hanno indicato che una riunione di leader Houthi è stata presa di mira in uno di quei raid, a seguito del quale è stato ucciso il Comandante sul campo del Fronte meridionale del gruppo filo iraniano.

La Coalizione aveva invitato i civili a non radunarsi o avvicinarsi ai siti bersagliati ed ha affermato che le sue operazioni sono conformi al diritto umanitario internazionale e alle sue regole consuetudinarie.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.