Scene incredibili da Taiz, camion che cadono su strade strette
Nonostante la tregua delle Nazioni Unite, annunciata all’inizio del mese scorso, la popolazione di Taiz soffre da quasi 6 anni per l’assedio imposto dai ribelli Houthi alla città.
L’unico modo per vivere, aggirando l’assedio, è quello di percorrere vie strette e sconnesse, piene di pericoli. Tuttavia, quelle strade accidentate, a cui gli automobilisti ricorrono come alternative alle principali, chiuse dalle milizie e piene di mine, sono fonte di pericolo.
Sono molti gli incidenti che si registrano sui pendii della morte e sulle aspre cime delle montagne, come dimostrano video trasmessi da attivisti, che documentano tragici finali dei conducenti che hanno scosso i sentimenti degli yemeniti.
Per questo, i difensori dei diritti umani e i professionisti dei media yemeniti hanno chiesto un intervento urgente delle Nazioni Unite per la rapida apertura delle strade a Taiz per alleviare le sofferenze di 4 milioni di persone che affrontano quotidianamente il rischio di morte a causa dell’assedio degli Houthi.
Gli attivisti dei social media hanno anche lanciato un allarme, sollecitando l’apertura delle strade della città. L’attivista Khaled Mansour ha affermato che assediare le persone e chiudere i porti a città e villaggi è contrario a tutte le leggi e la morale.
Il fotografo Anas Al-Hajj ha dichiarato:
Immagina che per una distanza che era coperta in meno di 10 minuti solo prima che fosse imposto l’assedio alla città di Taiz, e per un importo non superiore a 100 riyal, ora sono necessarie almeno 10 ore.
I giovani yemeniti residenti in Europa hanno chiesto un sit-in di protesta davanti alla Corte internazionale di giustizia con l’obiettivo di far sentire la voce di Taiz e consegnare un memorandum alla Corte internazionale di giustizia sulla situazione della popolazione e i danni dell’assedio Houthi e il suo impatto sui cittadini.
Autore Redazione Arabia Felix
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