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Yemen: Arabia Saudita, attuazione accordo Riad passo importante

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re Salman principe Bin Salman


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Ingente il sostegno economico fornito da Riad alla popolazione yemenita per superare la crisi umanitaria

L’attuazione dell’accordo di Riad tra il Governo yemenita e il Consiglio di transizione del sud, CTS, che ha portato alla nascita di un esecutivo unitario è un passo importante verso il raggiungimento di una soluzione politica e la fine della crisi yemenita e dello spargimento di sangue, e contribuisce alla sicurezza e alla stabilità dello Yemen, sostenendo gli sforzi dell’inviato delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, per raggiungere questo obiettivo.

È questa la posizione del Governo saudita rispetto ai recenti eventi che hanno interessato la politica yemenita. L’implementazione della componente militare è stata completata e il Presidente della Repubblica dello Yemen, Abde Rabbo Mansur Hadi, ha annunciato la formazione del nuovo Governo e la designazione dei suoi membri sotto la guida del Premier Maeen Abdul-Malik Saeed con 24 Ministri.

Riad afferma la volontà di sostenere il popolo yemenita e aiutarlo a superare le crisi a livello politico, economico, umanitario, militare e di sicurezza. L’attuazione dell’accordo di Riad è un passo importante verso il raggiungimento di una soluzione politica e la fine della crisi yemenita e dello spargimento di sangue e contribuisce alla sicurezza e alla stabilità dello Yemen. Sostiene gli sforzi dell’inviato delle Nazioni Unite Martin Griffiths per raggiungere questo obiettivo.

Le parti yemenite hanno risposto all’implementazione del meccanismo per accelerare l’accordo di Riad e sono state desiderose di sostenere l’interesse dello Yemen e realizzare le aspirazioni per ripristinare la sicurezza e la stabilità.

La politica del Regno è quella di dare priorità al dialogo e spingere verso soluzioni politiche e di garantirne la sicurezza e la stabilità ad un Paese vicino. La sicurezza e la stabilità della regione sono una priorità riconosciuta dalla comunità internazionale e il Regno sta lavorando per raggiungerla con la partecipazione di fratelli e amici.

Il Regno, sotto le direttive del re Salman bin Abdulaziz Al Saud, e di Muhammad bin Salman bin Abdulaziz, Principe ereditario, Vice Primo Ministro e Ministro della Difesa, continuerà tutti gli sforzi per sostenere lo Yemen per raggiungere la sua sicurezza, la sua stabilità e prosperità.

L’accordo ha superato tutte le difficoltà e gli ostacoli con gli sforzi del Regno saudita, degli Emirati e dei paesi della Coalizione. Il Governo yemenita, entro una settimana, inizierà ad Aden l’attivazione delle istituzioni statali, fornendo servizi al popolo yemenita ed attuando il resto delle fasi dell’accordo di Riad.

La Coalizione sta lavorando per sostenere le forze di sicurezza nelle aree liberate combattendo il terrorismo. Il Regno continua i suoi sforzi per alleviare le sofferenze del popolo yemenita e sostenere l’economia poiché è uno dei più grandi Paesi donatori dello Yemen e ha fornito un gran numero di iniziative e misure per sostenere e rafforzare la situazione economica e umanitaria nello Yemen.

Sono stati versati 2 miliardi di dollari alla Banca Centrale dello Yemen e un altro deposito nel 2013 per un importo di 7 miliardi di dollari. Una sovvenzione nello stesso anno per un importo di duecento milioni di dollari. Il grande sostegno fornito dal King Salman Center for Relief and Humanitarian Action risiede nella volontà del Regno di contribuire al miglioramento della situazione umanitaria nello Yemen.

Il Regno ha fornito a sostegno del Piano di risposta umanitaria delle Nazioni Unite per lo Yemen un importo di 541 milioni di dollari nel 2018 e un importo 500 milioni di dollari nell’anno 2019 e 500 milioni di dollari nel 2020; di cui un importo di 25 milioni di dollari è stato stanziato per combattere il Coronavirus.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.