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Yemen: alti tassi di criminalità nelle aree Houthi

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E la milizia filo iraniana non muove un dito

Le violazioni delle milizie Houthi in Yemen non si fermano. I residenti di Sana’a e di altre città sotto il controllo dei ribelli filo iraniani si lamentano dell’alto tasso di crimini che si registra dalla diffusione del caos a quello di bande armate.

I cittadini hanno attribuito il continuo deterioramento della situazione della sicurezza, in cui versano la maggior parte delle città nelle aree degli Houthi, ai leader militari fedeli ai ribelli.

Questa denuncia arriva proprio quando il gruppo filo iraniano ha ammesso l’alto numero di episodi di delinquenza registrati nei suoi territori. Negli ultimi 30 giorni, 4 governatorati sotto il suo controllo hanno registrato più di 1.855 reati diversi.

I residenti nelle aree controllate dalla milizia Houthi sono certi che il livello di criminalità, tra cui omicidi, furti, saccheggi, rapimenti, incursioni, sia aumentato durante il recente periodo, in particolare se paragonato agli anni passati.

Secondo i residenti locali, difficilmente passa giorno senza che Sana’a assista alla registrazione di crimini diversi. Questo senza che i servizi di sicurezza supervisionati dai leader Houthi facciano nulla. A riportarlo è il giornale “al-Sharq Al-Awsat”.

Sana’a soffre di un deterioramento della sicurezza senza precedenti e di un caos, accompagnato da una significativa escalation del tasso di criminalità in tutte le sue forme.

Sin dal suo colpo di Stato nel 2014, la milizia Houthi ha cercato di sostenere e consentire alle bande armate di commettere vari tipi di reati e ciò ha influito negativamente sulla vita della popolazione e ha anche portato a un aumento del tasso di delinquenza a livelli record.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.