Durante la riunione del Consiglio di presidenza yemenita
Il Consiglio presidenziale yemenita ha lanciato l’allarme per gli attacchi lanciati dai ribelli Houthi a strutture vitali del Paese che minacciano le forniture energetiche e la libertà del commercio globale, indicando che sono stati effettuati con droni iraniani.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa yemenita “SABA” in una videoconferenza, il Presidente del Consiglio presidenziale yemenita, Rashad Muhammad Al-Alimi, ha accusato Teheran di sostenere gli attacchi Houthi, dopo aver affermato che i rottami dei droni utilizzati negli attacchi dimostrano il coinvolgimento del regime di Teheran.
Ha anche indicato che i ripetuti attacchi confermano la “sconsideratezza” degli Houthi nei confronti di tutti gli sforzi internazionali, regionali e internazionali per fermare la guerra e porre fine alle sofferenze degli yemeniti.
Il Consiglio ha ribadito il proprio impegno e quello del governo yemenita ad adottare le misure necessarie per scoraggiare le minacce dei ribelli e proteggere le capacità e le conquiste nazionali in modo da garantire la continuazione degli interessi dei cittadini e alleviare le loro pene.
Dalla fine dell’armistizio delle Nazioni Unite, all’inizio di ottobre, la milizia Houthi ha intensificato i suoi attacchi ai porti petroliferi, nell’ambito di una guerra economica che sta conducendo contro le risorse dell’economia nazionale.
I droni Houthi hanno attaccato il porto petrolifero di Al-Dhaba ad Hadhramaut, nello Yemen orientale, il 21 novembre, circa un mese dopo un’altra aggressione allo stesso porto e contro il porto di Al-Nashima a Shabwa. Queste incursioni sono state ampiamente condannata dalla comunità internazionale come atto terroristico contro l’economia del Paese.
Dalla fine dell’ultima tregua, il 2 ottobre, il Paese è tornato di nuovo in uno stato di guerra a causa dell’intransigenza degli Houthi e del loro tentativo di imporre le loro condizioni, che hanno ostacolato gli sforzi internazionali per estendere il cessate il fuoco per il terzo volta.
Il 2 agosto le Nazioni Unite avevano annunciato che le parti yemenite avevano concordato di prorogare l’armistizio per altri due mesi, alle stesse condizioni, dal 2 agosto al 2 ottobre 2022. Tuttavia, la milizia Houthi ha ostacolato per la terza volta l’estensione di quella tregua, imponendo condizioni considerate inaccettabili dal governo legittimo.
Autore Redazione Arabia Felix
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