Le case di 210 famiglie sono state completamente danneggiate dal vento e dalla pioggia
Un rapporto del Governo yemenita ha rivelato che 8.000 famiglie yemenite del Governatorato di Marib sono state colpite dalla stagione delle piogge e del vento quest’anno in diversi campi profughi.
In un recente rapporto, l’Unità esecutiva per la gestione dei campi per sfollati interni nel Governatorato ha riferito che la depressione tropicale, i venti monsonici e le precipitazioni durante il periodo dallo scorso 22 luglio al 18 agosto di quest’anno nel Governatorato di Marib hanno provocato danni alle abitazioni e ai campi profughi, che non hanno la capacità di resistere alle fluttuazioni e ai cambiamenti climatici.
Le case di 210 famiglie sono state completamente danneggiate, mentre quelle di 634 famiglie sono state parzialmente lese. I danni più importanti subiti dalle famiglie sono avvenuti nelle case degli sfollati che vivono in tende, oltre ai danni alle cisterne dell’acqua e alle reti fognarie. Il vento e la pioggia hanno portato anche alla perdita e al danneggiamento di effetti personali delle famiglie colpite.
L’unità ha invitato tutti i partner a fornire aiuti urgenti alle famiglie colpite e una risposta rapida per coprire i bisogni delle persone colpite.
Dallo scorso febbraio Marib ha assistito agli attacchi degli Houthi, in quanto è considerata la più importante roccaforte del Governo yemenita, oltre al fatto che gode dei petrolio e gas nonostante. A nulla sono valsi gli appelli internazionali per fermare l’escalation che minacciano quasi un milione di sfollati nel Governatorato.
Autore Redazione Arabia Felix
Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.
