Home Territorio Estero Yemen: 350 Houthi a Teheran per addestramento

Yemen: 350 Houthi a Teheran per addestramento

620


Download PDF

Le Guardie della rivoluzione iraniana tengono corsi per i ribelli yemeniti nonostante la tregua in atto nel Paese

In questi giorni 350 membri delle milizie Houthi dello Yemen si trovano a Teheran per seguire un corso di addestramento militare organizzato dalle Guardie della rivoluzione iraniana.

Il trasferimento da Sana’a a Teheran e l’allestimento del campo di addestramento sono stati predisposti nonostante in Yemen sia in corso una tregua tra il governo legittimo e i ribelli.

Tra i temi trattati durante il corso a Teheran ci sono il lancio dei droni bomba, il contrabbando di armi e l’attacco alle navi che transitano nel Mar Rosso.

A darne notizia è il sito web “NewsYemen”, che ha citato fonti locali secondo cui la Guardia rivoluzionaria iraniana sta organizzando il trasferimento e il ritorno di elementi Houthi tra l’Iran e lo Yemen settentrionale.

Le fonti hanno confermato che durante la scorsa settimana l’ultimo gruppo di Houthi addestrati è tornato nel nord dello Yemen. I ribelli che hanno fatto rientro in patria hanno ammesso di aver ricevuto corsi di addestramento in campo militare e di sicurezza da parte dei leader delle Guardie rivoluzionarie iraniane che si sono concentrati in campo militare sul lancio di droni e missili balistici, sul contrabbando di armi, sull’attacchi di navi militari, su guerre tra bande e sull’esecuzione di omicidi.

Alcuni addestratori esperti della Guardia rivoluzionaria iraniana hanno partecipato ad operazioni di guerriglia sia in Iraq che in Siria.

Print Friendly, PDF & Email

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.