Home Territorio Estero Yemen: 15 ONG condannano pena capitale Houthi su attivisti

Yemen: 15 ONG condannano pena capitale Houthi su attivisti

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Violazione che colpisce tutte le donne yemenite in generale e i difensori dei diritti umani in particolare

Mercoledì 16 giugno, un tribunale Houthi nella capitale yemenita, Sana’a, sotto il controllo della milizia golpista, ha emesso una condanna a morte per l’attivista per i diritti umani e avvocato Zayed, capo della ‘Women Empowerment Organization’, e suo marito, Fouad Al-Mansoori.

Il giorno seguente, 17 giugno, quindici Organizzazioni per i diritti umani e civili, in una dichiarazione congiunta, hanno espresso la loro solidarietà all’attivista per i diritti umani Zaafaran Zayed, per aver subito dalla milizia Houthi una condanna a morte emessa da un tribunale ad essa affiliato e l’hanno considerata come una violazione che colpisce tutte le donne yemenite in generale e i difensori dei diritti delle donne in particolare.

Il comunicato aggiunge:

Mentre denunciamo la condanna a morte emessa dalle milizie Houthi contro Zaafaran, affermiamo che la decisione di questa milizia è una violazione, in quanto ha preso di mira una donna che lavora nel campo dei diritti umani, nonché un attacco ai diritti umani, oltre ad essere una violazione dell’autorità giudiziaria che la milizia Houthi sta sfruttando politicamente.

Nella dichiarazione, le organizzazioni per i diritti umani e civili hanno espresso il loro profondo rammarico per le gravi violazioni commesse dalle milizie Houthi contro le donne yemenite e le continue pratiche di repressione e intimidazione e la limitazione della libertà di lavoro e di attività umanitaria che il popolo yemenita costantemente subisce durante il periodo di guerra, criticando il verificarsi di questi crimini senza alcuna mossa da parte della Comunità internazionale per fermarli.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.