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Yemen: 10.000 bambini uccisi dalla guerra degli Houthi

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Un accademico yemenita specializzato denuncia l’uccisione di almeno 10.000 bambini e l’amputazione degli arti di altri 8.000 minori, tra cui 800completamente o parzialmente paralizzati dal golpe degli Houthi

Nel corso di un convegno che si è svolto il 6 novembre nella città yemenita di Marib, nell’est dello Yemen, è stato rivelato che 10.000 bambini sono stati uccisi a causa della guerra condotta dalle milizie Houthi nel Paese, oltre all’impatto psicologico devastante subito di oltre due milioni di loro a causa del conflitto.

Lo specialista accademico in psichiatria, il dott. Mahyoub Al-Mikhlafi, ha spiegato in un evento sull’infanzia:

Più di due milioni di bambini sono stati colpiti psicologicamente dalla guerra lanciata dalle milizie Houthi contro gli yemeniti, a causa del loro ferimento diretto, dello sfollamento forzato o dello spostamento dalle loro aree.

Al-Mikhlafi ha presentato un dossier sui crimini e le violazioni più importanti commessi dalla milizia Houthi contro l’infanzia in Yemen dall’inizio del suo colpo di Stato contro l’autorità legittima alla fine del 2014.

Secondo l’agenzia di stampa ufficiale yemenita “SABA”, ha sottolineato che almeno 10.000 bambini sono stati uccisi, mentre a 8.000 bambini sono stati amputati gli arti, inclusi 800 di loro che sono rimasti totalmente o parzialmente paralizzati in questa guerra che infuria nello Yemen da più di 7 anni.

Al-Mikhlafi ha evidenziato che la milizia Houthi, dall’inizio del suo golpe, ha reclutato circa 20.000 minori e li ha lanciati nelle sue battaglie contro gli yemeniti, in flagrante violazione di tutte le convenzioni e patti internazionali sui diritti dei bambini, criticando il silenzio del Comunità internazionale nei confronti di tali crimini.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.