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XVII Lago Film Fest dal 23 luglio al 1° agosto 2021

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Lago Film Fest


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Nel cuore delle Colline del Prosecco, patrimonio UNESCO
10 giorni di cinema, arte, musica e ambiente

Torna dal 23 luglio al 1° agosto 2021 nel suggestivo borgo storico di Revine Lago (TV) – e anche online, fino al 10 agosto – Lago Film Fest, il festival di cinema indipendente e creatività espansa che, nel cuore della neo area UNESCO Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, riunisce in un’unica manifestazione cinema, arte, musica e ambiente.
Una proposta culturale e cinematografica unica nel suo genere e modello di riferimento in Italia e in Europa che – in diciassette anni – grazie alla combinazione di contenuti di altissimo profilo artistico con un’esperienza di fruizione unica, è stata in grado di trasformare un piccolo borgo medievale in una vera e propria cittadella del cinema indipendente, in grado di attrarre oltre 15.000 spettatori ogni anno.

L’edizione 2021, seguendo l’esempio del simbolo di Lago Film Fest – la rana, animale che riesce a vivere su più terreni – sarà ibrida, o per meglio dire, vista la location lacustre, anfibia: il festival si terrà infatti sia in presenza che online, dando la possibilità di vivere l’esperienza ad un pubblico più vasto, anche dal divano di casa.

In presenza a Revine Lago (TV) e online su lagofest.org fino al 10 agosto

Il festival non si apre però unicamente al web ma si concentra anche su nuove modalità e forme di fruizione del cinema in persona: per questo sono stati ideati e perfezionati nuovi progetti, come il Festival Espanso, dove le immagini in movimento incontrano la musica, la danza, l’arte contemporanea e soprattutto il borgo di Lago.

Sin dalla prima edizione del festival, uno dei principali obiettivi è stato infatti quello di reinventare il paesaggio trasformandolo in luogo di fruizione artistica.

Lago Film Fest è cresciuto abituandosi ad abitare gli spazi più diversi, sviluppandosi e definendosi sempre più come una proposta site specific che prende forma attraverso il territorio e le sue modificazioni.

Tra le opere del Festival Espanso di quest’anno otto proiezioni contemporanee – sette installate nel paese e una in mezzo al lago, raggiungibile solamente in barca o in gondola – una performance di danza e sei momenti musicali accompagnati da visual creati ad hoc per le piazze del borgo.

Cuore del programma saranno come sempre le proiezioni: selezionati tra oltre duemila proposte da 86 paesi del mondo, saranno 127 i film in concorso in 9 sezioni provenienti da 44 paesi di cui 8 anteprime mondiali, 6 internazionali e 79 anteprime nazionali.

Fra i numerosi registi in competizione – di cui il 45% donne – Virgil Vernier, celebre documentarista francese; Marie Losier, figura di spicco del cinema sperimentale internazionale; Mark Jenkin, astro nascente del cinema indipendente britannico; Eva Giolo, videoartista belga; Burak Cevik, giovanissimo regista-produttore turco e Michael Heindl, videoartista austriaco.

Inoltre, in programma anche l’ultima produzione del collettivo argentino El Pampero Cine; Hidden, anteprima italiana del nuovo cortometraggio di Jafar Panahi, Orso d’oro per Taxi
Teheran e Feeling through di Doug Roland, nella cinquina finale agli Oscar 2021 per la categoria Cortometraggio di Finzione.

Alle sezioni consolidate del concorso – Internazionale, Nazionale, Nuovi Segni, Unicef Kids e Teen, Veneto – si aggiungono Moving Bodies, dedicata alla danza contemporanea in video e Princìpî Award, per 7 cineasti del futuro per la prima volta in Italia.

I film italiani in concorso sono 17 – di cui 5 anteprime mondiali, 2 anteprime internazionali e 3 anteprime italiane – tra i quali l’anteprima italiana di Flowers Blooming In Our Throats di Eva Giolo (IFFR, Cinéma du Réel) e l’anteprima mondiale di Pneuma di Alberto Diana, sviluppato con Massimo D’Anolfi e Martina Parenti. A cui si aggiungono i cinque film della sezione dedicata agli autori veneti, di cui 3 in anteprima italiana, tra i quali spicca L’Artificio, l’ultimo lavoro della regista Francesca Bertin.

Ai 7 concorsi per adulti si aggiungono 2 concorsi del progetto Girini, dedicato ai bambini e agli adolescenti: il concorso Unicef Kids con 26 cortometraggi d’animazione – realizzati da 18 donne e 8 uomini provenienti da tutto – interamente dedicati ai più piccoli e il concorso Unicef Teens – con 9 fiction, 8 animazioni e per la prima volta un documentario in concorso – che affrontatematiche socialmente rilevanti con un linguaggio consono ad un pubblico di teenager.

Oltre a tutti i concorsi, una giuria di esperti assegna dal 2016 il premio L.O.S.T al film con il miglior sound design e colonna sonora originale presente nelle sezioni Nazionale e – a partire da quest’anno – Regione Del Veneto.

Lago Film Fest, il Festival di cinema indipendente e creatività espansa

Tornano anche quest’anno i focus cinematografici non competitivi, programmazioni di cinema indipendente di approfondimento su temi di attualità affrontati da giovani curatrici. In questa edizione i temi individuati esplorano il concetto di inclusività: Changing Flows è dedicato al tema tabù delle mestruazioni in una prospettiva globale, Prisma vuole essere la prima battuta di un dialogo sui temi chiave del mondo LGBTQIA+, mentre Chile Despierta è un invito a testimoniare e connettersi con gli ultimi eventi sociali e politici cileni attraverso il cinema e la sua sperimentazione.

Sempre con l’intento di essere il più inclusivo possibile, Lago Film Fest dal 2020 ha avviato Signplicity, un progetto dedicato al cinema – difficile e spesso marginalizzato – in lingua dei segni, per sensibilizzare e far riflettere sulle difficoltà legate alla produzione e fruibilità di questo genere di cinema.

Con il desiderio di confrontarsi con sfide sempre nuove, il festival ha dedicato uno spazio ancor maggiore rispetto al passato al cinema d’animazione. Tra le 55 animazioni in concorso – provenienti da tutto il mondo – quelle di Magda Guidi e Mara Cerri, Ismael Joffroy Chandoutis, Nicolas Keppens, Shiva Sadegh Asadi e del celebre animatore dominicano Tomas Pichardo.

Altra novità 2021 è la nuova direzione artistica, che gli storici direttori del “Lago Film Fest” Viviana Carlet e Carlo Migotto – continuando a seguirne la direzione ma volendo investire sul futuro – hanno affidato a tre giovani talenti: Alessandro Del Re – classe 1992 -, Morena Faverin – classe 1988 – e Mirta Ursula Gariboldi – classe 1995.

La metodologia e la ricerca alla base del nostro lavoro si fonda sulla costruzione di continuità e sulla rigenerazione culturale, è per questo fondamentale investire sulle nuove generazioni
hanno affermato Viviana Carlet e Carlo Migotto.

Hanno commentato i nuovi Sirettori artistici:

Abbiamo voluto considerare il momento storico come un’opportunità per ripensare il festival partendo dai contenuti e la loro fruizione.

Nel farlo siamo ripartiti dal cuore del festival, il cinema, e ci siamo concentrata sugli autori del futuro e del presente, realizzando un festival anfibio e ideando nuovi concorsi e format, con l’obiettivo di restituire al pubblico un cinema in continua evoluzione, proprio come Lago Film Fest.

Il programma

I concorsi
Da sempre in prima linea per la promozione del cortometraggio sul territorio nazionale, negli anni Lago Film Fest si è indirizzato sempre più verso la diffusione, la presentazione e la promozione del cinema indipendente di forma breve. Quest’anno saranno 9 le sezioni del concorso cinematografico dedicato a documentari, animazioni e fiction, ognuna con una propria giuria di artisti e professionisti che assegnerà un premio dedicato, a cui si aggiunge il premio della giuria popolare.

In un’ottica di espansione e innovazione dell’offerta culturale e artistica, nonostante il periodo trascorso, la direzione ha deciso di istituire due nuovi concorsi, che si vanno ad aggiungere a quelli storici del festival e definiscono nuovi obiettivi.

Sono nati quindi il Concorso Princìpî Award, che vuole sfruttare e definire ancora meglio la rinomata capacità di Lago Film Fest di scoprire e promuovere nuovi talenti cinematografici, e il Concorso Moving Bodies, che mira ad allargare ulteriormente il ventaglio di possibilità in cui il cinema si manifesta, dedicandosi unicamente alla danza in video.

I concorsi presenti alla XVII edizione di Lago Film Fest sono i seguenti:

Il concorso Internazionale è il concorso principale di Lago Film Fest ed è dedicato a opere di ogni genere provenienti da tutto il mondo. È pensato per essere la porta di Lago sul mondo del cinema e sul cinema di tutto il mondo.

Il concorso Nuovi Segni, uno dei concorsi storici di Lago Film Fest, da quest’anno si focalizzerà principalmente sulla ricerca delle nuove forme in cui il cinema si manifesta e su opere che ragionano sul cinema stesso. È il concorso che più di tutti pensa al cinema del presente e del futuro attraverso opere che riflettano sul mezzo cinematografico.

Il concorso Nazionale è dedicato ai registi e alle registe di nazionalità italiana o a film a maggioranza di produzione italiana. Negli anni il concorso Nazionale ha messo in luce il lavoro di registi come Edoardo De Angelis, Donato Sansone, Valerio Vestoso, Carlo Sironi, Francesco Lettieri e molti altri.

In un anno così significativo come il 2021, il Concorso Nazionale si è focalizzato nella ricerca di una nuova onda del cinema italiano, di autori emergenti che possano scrivere importanti pagine di cinema negli anni a venire e portare una ventata di novità nel panorama nazionale.

Nel farlo Lago Film Fest ha deciso di restituire allo spettatore un fermento presente in Italia attraverso più fronti, che sia cinema sperimentale o cinema di genere, documentario di osservazione o animazione: tutte facce che raccontano lo stato dell’arte del cinema italiano che verrà.

Il concorso Nazionale sarà anche l’occasione per compiere un viaggio immaginato nell’Italia passata, presente e futura affrontando temi, problemi, esperienze e sfide del contemporaneo. A dimostrare la straordinarietà della selezione 2021 è la presenza di ben 5 opere presentate in anteprima mondiale.

Il concorso Regione del Veneto è il concorso dedicato alla produzione cinematografica della regione Veneto e accoglie opere di registi o produttori veneti e/o girate in Veneto. È uno dei concorsi più amati dal pubblico di Lago Film Fest il quale, attraverso le opere presentate in selezione, riesce a ragionare e trovare nuove prospettive sui luoghi fisici e sociali in cui abitano.

Il concorso Moving Bodies è il nuovo concorso dedicato alla VideoDanza, pensato per aprire e sviluppare la definizione di cinema a commistioni con altre arti, nello specifico con la danza.

Il concorso Moving Bodies è l’esito di anni di ricerca da parte del team artistico di Lago Film Fest nel milieu della danza contemporanea e delle sue sperimentazioni con il video.

Il concorso Princìpî Award è il nuovo concorso dedicato ai talenti emergenti del cinema mondiale e accoglie al suo interno opere di qualsiasi genere di cineasti under 25. Oltre alla partecipazione in concorso, ai registi selezionati viene anche proposto un percorso formativo dedicato, che si terrà nei giorni del festival e che vedrà la partecipazione ai Barefoot Industry Days, l’organizzazione di workshop, talk e masterclass dedicate esclusivamente ai registi selezionati.

Il Princìpî Award è stato pensato come un modo per accompagnare dei giovanissimi talenti del cinema nelle sfide, fornendogli nuovi approcci e l’expertise di ospiti e giurati
dell’edizione 2021 di Lago Film Fest.

Fuori concorso

Il fuori concorso di Lago Film Fest è una porzione consistente della proposta cinematografica dell’edizione 2021 e occuperà per tutta la durata del festival lo storico schermo, che ha reso celebre Lago Film Fest in Italia e all’estero, della Riva del Lago.

Il fuori concorso continua nell’idea portata avanti negli anni dal festival: non vuole solamente essere un’ulteriore proposta cinematografica di particolare interesse culturale, sociale e artistico, ma anche uno spazio di incontro, dibattito e scambio tra pubblico e registi, curatori e programmer su temi d’attualità, nuovi talenti del cinema, registi da riscoprire; il tutto accomunato dal fornire nuove prospettive e punti di vista.

Un luogo di accrescimento culturale aperto a tutti, in cui il dialogo e il confronto sono i pilastri su cui si fonda la proposta.

18 ore di programmazione fuori concorso che si diversificherà in focus tematici, retrospettive, omaggi e mixtape, quest’ultima una nuova formula pensata dalla direzione artistica per gettare ponti tra le filmografie dei giurati di Lago Film Fest, un modo per creare dialoghi, sinergie e connessioni tra cineasti a volte lontani ma accomunati dall’appartenenza allo stesso milieu culturale, il cinema indipendente.

Retrospettive

All’interno del fuori concorso verranno presentate due retrospettive e un omaggio, disponibili sia in presenza che online. Le retrospettive sono dedicate a Florence Miailhe, animatrice francese – vd Cinema d’Animazione -, e Dominga Sotomayor, giovane regista cilena, mentre l’omaggio ad Alexandre Koberidze, regista emergente georgiano tra i più promettenti della scena mondiale.

Autrice che nonostante la giovane età e un corpus essenziale di opere, Dominga Sotomayor è riuscita a lasciare un segno indelebile nel cinema contemporaneo diventandone una delle registe più riconoscibili e interessanti nel panorama indipendente.
Prima donna a vincere il Pardo d’Argento per la miglior regia al festival di Locarno con Tarde Para Morir Joven, Dominga Sotomayor è una cineasta capace di contaminare il privato con il politico attraverso una poetica in continua trasformazione, opera dopo opera.

Capace di imporsi sulla scena mondiale con film sognanti e poetici come ‘Let the Summer Never Come Again’ e il recente ‘What Do We See When We Look at the Sky?’, acclamato dalla critica all’ultima Berlinale, Alexandre Koberidze è un cantore di favole che suonano come sinfonie, un assoluto ‘credente’ nella magia del cinema, nella libertà di raccontare storie.

In un anno particolarmente importante per il cinema georgiano, Lago Film Fest ha deciso di omaggiare uno dei registi di punta di questa sua nuova onda, Alexandre Koberidze, proiettando i 4 cortometraggi da lui diretti, che verranno presentati al festival in anteprima italiana.

Focus cinematografici non competitivi

Changing Flows è un programma di cortometraggi che indaga in una prospettiva globale il tema, spesso considerato tabù, delle mestruazioni. La selezione include una vasta gamma di generi al suo interno – documentari, fiction, animazione, interviste, pubblicità, film sperimentali e video di campagne – con lo scopo di informare, interrogare e far riflettere il pubblico.

Il programma è suddiviso in diversi blocchi di proiezione, per una durata totale di 84 minuti. Nonostante siano stati fatti considerevoli passi avanti nella demistificazione delle mestruazioni, questo tema rimane tabù in molte società: le persone che mestruano rimangono tuttora soggette a palesi discriminazioni, anche nelle cosiddette nazioni industrializzate.

Ciò ha una ripercussione nel campo del cinema, che raramente esplora questa tematica, generalmente soffermandosi su esperienze di menarca, il primo ciclo mestruale di una persona.

I lavori selezionati includono documentari, fiction, animazione, interviste, pubblicità, film sperimentali e video di campagne, sottolineando la miriade di modi in cui i registi hanno articolato un tema delicato. Changing Flows offre al pubblico uno spazio per la riflessione comune e la celebrazione delle mestruazioni attraverso racconti in prima persona.

Tra i film inclusi in Changing Flows anche ‘Bloody activist’ di Becky Brand, documentario che segue la storia di Gabby Edlin, giovane attivista e fondatrice della rivoluzionaria charity britannica Bloody Good Period, che raccoglie e distribuisce assorbenti e prodotti sanitari per rifugiati, richiedenti asilo e persone socialmente vulnerabili nel Regno Unito.

Un prisma è un cristallo sfaccettato che rifrange la luce e la diffonde in una miriade di colori e riflessi: è questa l’immagine che dà il nome a Prisma, un programma tematico che vuole essere la prima battuta di un dialogo sui temi chiave del mondo LGBTQIA+, iniziando così una conversazione il più vasta, inclusiva ed eterogenea possibile.

Per l’edizione 2021, il focus si concentra sul contrasto tra interno ed esterno, la consapevolezza di sé e il modo in cui si decide di presentarsi, le proprie emozioni e le percezioni altrui. Da un lato Prisma esplora lo spazio liminale tra il maschile e il femminile, mettendo in gioco la pratica della drag ma anche la quotidianità e la storicità dei corpi che non si lasciano definire dal binarismo, a cui lancia una sfida; dall’altro osserva le rappresentazioni dell’adolescenza queer e prova a delineare gli aspetti principali di una potenziale estetica LGBTQIA+.

Prisma si compone di due programmi di cortometraggi, suddivisi in diversi blocchi di proiezione, per una durata totale di 120 minuti.

Tra essi ‘The Orphan’ di Carolina Markowitcz, vincitore della Queer Palm al festival di Cannes; The Name of The Son di Martina Matzkin, premiato con l’Orso di Cristallo alla Berlinale; For Nonna Anna di Luis De Filippis, vincitore dello Special Jury Price al Sundance. Il risultato è una creatura favolosa e multiforme, sfrontata e al contempo introversa. È una chimera sgargiante e dalle molte voci, fatta di cortometraggi, talk e
approfondimenti.

Chile Despierta è un programma di cortometraggi che propone uno spazio di riflessione e discussione attraverso l’opera cinematografica cilena e lo sguardo trasversale di diversi autori e collettivi, situati in diversi punti geografici e sfere sociali, che forniscono una prospettiva e una revisione del processo storico, politico e sociale che sta passando il loro paese.

Dal 18 ottobre 2019 il paese sta infatti attraversando un profondo risveglio sociale che, dopo mesi di manifestazioni, ha portato a sostituire la Costituzione di Pinochet, ancora in vigore dall’epoca della dittatura. Il cinema cileno è storicamente legato a questioni sociali e politiche e le sue ultime produzioni – realizzate con telefoni cellulari, videocamere amatoriali e sperimentando con l’animazione – hanno saputo dare un resoconto della repressione e delle attuali violazioni dei diritti umani, in contrasto con l’imparzialità dei media ufficiali.

Chile Despierta è composto da 12 cortometraggi, video, micro documentari e brevi registrazioni che saranno installati nel Festival Espanso e disponibili online. Tra i titoli di Chile Despierta, ‘Venceremos’ di Pedro Chaskel, film celebre nella storia del cinema latinoamericano, potente collage audiovisivo che racconta la disuguaglianza economica del Cile pre-Allende.

Cinema d’Animazione

Particolare attenzione quest’anno al cinema d’animazione, saranno infatti 55 le animazioni – provenienti da tutto il mondo – in concorso, numero massimo nella storia di Lago Film Fest. Tra gli altri, sarà possibile vedere le animazioni di Magda Guidi e Mara Cerri, animatrici di punta del cinema italiano; Ismael Joffroy Chandoutis, giovanissimo animatore francese; Nicolas Keppens, astro nascente dell’animazione europea; Shiva Sadegh Asadi, animatrice iraniana emergente e del celebre animatore dominicano Tomas Pichardo.

Sarà presente anche quest’anno – sia in presenza che online – la sezione patrocinata dall’UNICEF dedicata alle migliori animazioni per bambini da tutto il mondo, che vedrà la presenza di 26 cortometraggi d’animazione, realizzati da 18 donne e 8 uomini.

Inoltre all’interno delle giurie saranno presenti numerosi animatori, tra i quali Cheng Hsu Chung, animatore taiwanese; Martina Scarpelli, astro nascente dell’animazione italiana e Florence Miailhe, animatrice francese alla quale il Festival ha voluto dedicare la sua prima retrospettiva in Italia.

Il festival in questo modo ha voluto infatti omaggiare la carriera di unanimatrice celebre in patria ma ancora poco conosciuta all’interno dei confini italiani e che negli ultimi tre decenni ha segnato indelebilmente il panorama del cinema d’animazione internazionale con il suo stile pittorico unico nel suo genere.

‘Girini’ – Il festival dei bambini

A Revine Lago torna anche ‘Girini’, il Lago Film Fest a misura di bambino, una proposta nata dall’esperienza maturata con la consolidata sezione competitiva patrocinata dall’UNICEF, con l’intento di rendere il Festival il più inclusivo possibile.

Con Girini il Festival vuole parlare ai sognatori di oggi e agli spettatori di domani e lo fa attraverso laboratori, workshop, performance, proiezione dei corti in competizione, focus speciali in collaborazione con altri enti e ospiti internazionali: un ricco palinsesto di contenuti che si sviluppa durante tutto l’arco della giornata e per tutta la durata del Festival.

I 2 concorsi del progetto Girini:

Il Concorso UNICF Kids è il concorso di animazioni e fiction provenienti da tutto il mondo pensato per le generazioni del futuro. L’obiettivo del concorso è quello di creare un’offerta dedicata interamente ai più piccoli, dai 3 ai 9 anni, che possa intrattenere e allo stesso tempo far riflettere.

A giudicare i cortometraggi in gara una giuria di bambini tra i 4 e i 9 anni che, formati e accompagnati alla comprensione, si faranno portavoce del pubblico più piccolo del festival.

Il Concorso UNICEF Teens è il concorso rivolto ad una platea di teenager tra i 10 e i 17 anni, che intende affrontare tematiche socialmente rilevanti con un linguaggio consono al pubblico a cui si rivolge. Animazioni, fiction, documentari ma anche cinema sperimentale: questo concorso vuole restituire – con stili e ricerche artistiche diverse e provenienti da tutto il mondo – i sogni, le speranze ma anche le inquietudini degli adolescenti di oggi. Come per la competizione Unicef Kids, a decretare il corto vincitore della sezione sarà una giuria apposita composta da ragazzi dai 10 ai 17 anni.

Signplicity – Il cinema in lingua dei segni

Da sempre attento all’inclusività, dal 2020 Lago Film Fest ha avviato un progetto dedicato al cinema in lingua dei segni e godibile anche dai non udenti: Signplicity.

Una cinematografia difficile e spesso marginalizzata che a Lago, grazie all’attività di scouting portata avanti da un gruppo di giovani ricercatrici e ricercatori, trova un terreno fertile per essere valorizzata, promossa e divulgata ad un pubblico nazionale e internazionale.

Signplicity è un progetto che vuole inoltre sensibilizzare e far riflettere sulle difficoltà legate alla produzione e fruibilità di questo genere di cinema e il festival è il contesto migliore per farlo secondo la direzione artistica del Lago Film Fest.

Il Premio per Colonne Sonore per Cortometraggio

LOST Lago Original Soundtrack è invece il premio – unico in Italia – dedicato esclusivamente agli autori di colonne sonore per cortometraggio, tra i giurati del premio LOST anche il cantautore e musicista Bob Angelini.

Il progetto, nato nel 2016 per indagare il paesaggio sonoro in cui è immerso il Festival, si è evoluto negli anni, convergendo sempre più l’attenzione sul rapporto complesso ed affascinante tra il suono e le immagini, componenti inscindibili della narrazione filmica. Le attività e i percorsi suggeriti dal progetto si propongono di far comprendere meglio l’interazione tra la dimensione visiva e quella sonora, considerando sia il punto di vista degli artisti e addetti ai lavori che le realizzano, sia l’approccio, principalmente emotivo, del pubblico che le sperimenta.

Il momento sonoro, quindi, fa parte dell’identità di progetto ma non la esaurisce, poiché il focus è rivolto al maggior valore che il flusso di suoni e musiche può produrre -e ricevere- per effetto della simbiosi con le immagini in movimento.

Il premio viene assegnato da una giuria specialistica – nel corso del Festival – alla miglior musica originale per film scelta nell’ambito di una selezione di corti in concorso nelle sezioni Nazionale e Veneto. È inoltre prevista anche una menzione al miglior sound design.

Durante i giorni del festival, i membri della giuria si prestano anche ad offrire momenti di formazione rivolti principalmente agli addetti ai lavori, in cui condividono la loro professionalità nello specifico ambito della composizione, esecuzione e produzione sonora e musicale per il cinema e l’audiovisivo. L

‘esecuzione musicale dal vivo, in associazione ad immagini in movimento, costituisce un altro aspetto rilevante del progetto LOST, con particolare attenzione alle performance in cui la proposta musicale accompagna quella visuale mediante sonorizzazioni, presentazione di visual o collaborazioni inedite tra visual artist e musicisti, il tutto all’insegna dell’interazione artistica, contaminazione e sperimentazione.

Festival Espanso: oltre i limiti dello schermo

Il Festival Espanso, sempre all’interno del Lago Film Fest, propone un programma unico in Italia, aperto a un ampio ed eterogeneo target di pubblico: un museo a cielo aperto che sperimenta e propone modelli alternativi di fruizione cinematografica.

Sin dalla prima edizione del festival, per le strade del piccolo comune di Revine Lago, uno dei principali obiettivi è stato quello di reinventare il paesaggio trasformandolo in luogo di fruizione artistica. Lago Film Fest è cresciuto abituandosi ad abitare gli spazi più diversi, sviluppandosi e definendosi sempre più come una proposta site specific che prende forma attraverso il territorio e le sue modificazioni.

Il Festival Espanso mette in mostra opere di diversi formati e generi, dando voce a produzioni audiovisive con scarso potenziale distributivo, che dialogano con altre discipline artistiche. Le parole chiave sono contaminazione e inciampo: generi e formati non convenzionali dialogano con il territorio.

Il percorso disegnato dalle diverse opere porterà i visitatori a scoprire luoghi diversi e diffusi attorno allo spazio-festival. Ai visitatori verrà offerta una mappa per scoprire il paese e le opere installate al suo interno. Dato il contesto pandemico ancora delicato, la maggior parte delle opere saranno fruibili dall’esterno, diversi monitor verranno installati alle finestre o in spazi visibili dalla strada, ci saranno proiezioni sui muri e installazioni sonore.

Nel Festival Espanso saranno esposte opere di autori quali Bárbara Wagner, Leyla Rodriguez, Piero Percoco. A quest’ultimo il Festival dedica unìinstallazione esclusiva dei suoi lavori video – ‘The rainbow is underestimated‘ – che riprende il nome del suo profilo Instagram e del suo più celebre libro di fotografie, edito da Skinnerbox.

Il fotografo, conosciuto per ritrarre la provincia pugliese più sconosciuta, amara e bruciata dal sole, per la prima volta nella sua carriera si cimenterà in un’installazione video in cui verranno esposti alcuni brevissimi lavori realizzati attraverso Instagram, che ritraggono i personaggi e gli spazi delle sue iconiche foto, ma in movimento.

A Bárbara Wagner, sempre in duo con Benjamin de Burca, sarà dedicata un’altra installazione nel Festival Espanso, un’opera inedita in Italia: ‘Desenho/Canteiro’. Un video collage che osserva la relazione tra il testo e l’immagine utilizzata nella promozione di progetti immobiliari del nordest brasiliano, studiando il vocabolario delle apparenze e degli slogan impiegati nella vendita degli sviluppi privati governati dalla logica dell’esclusività e dell’esclusione.

Tra le novità del Festival Espanso la suggestiva installazione acquatica visibile dalla gondola, posizionata su una chiatta in un piccolo anfratto nascosto raggiungibile solamente via acqua.

Una piccola chicca per pochi spettatori che, organizzati in piccoli viaggi di massimo 20 minuti, verranno condotti nel luogo della proiezione e avranno il privilegio di assistere a una selezione esclusiva di cortometraggi a tema acquatico in mezzo al lago e sotto le stelle.

Autore Paco De Renzis

Nato tra le braccia di Partenope e cresciuto alle falde del Vesuvio, inguaribile cinefilo dalla tenera età… per "colpa" delle visioni premature de 'Il Padrino' e della 'Trilogia del Dollaro' di Sergio Leone. Indole e animo partenopeo lo rendono fiero conterraneo di Totò e Troisi come di Francesco Rosi e Paolo Sorrentino. L’unico film che ancora detiene il record per averlo fatto addormentare al cinema è 'Il Signore degli Anelli', ma Tolkien comparendogli in sogno lo ha già perdonato dicendogli che per sua fortuna lui è morto molto tempo prima di vederlo. Da quando scrive della Settima Arte ha come missione la diffusione dei film del passato e "spingere" la gente ad andare al Cinema stimolandone la curiosità attraverso i suoi articoli… ma visto i dati sconfortanti degli incassi negli ultimi anni pare il suo impegno stia avendo esattamente l’effetto contrario. Incurante della povertà dei botteghini, vagamente preoccupato per le sue tasche vuote, imperterrito continua la missione da giornalista pubblicista.