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WHGC, task IV: Ruhmer ancora stoico, ma deve cedere a Ploner

Campionato Mondiale di Deltaplano


Terzo Ciech che completa la splendida doppietta azzurra

Riceviamo e pubblichiamo.

Nella task fino ad oggi più lunga di questo mondiale, l’Italia si dimostra ancora squadra da battere. Ottimo il brasiliano Pinto che così riscatta il “fuori goal” del terzo giorno.

Dopo lo stop imposto ieri, 18 luglio, causa meteo avverso che ha di fatto anticipato il giorno di riposo, obbligatorio da regolamento dopo sei task consecutive, il XXII Campionato del Mondo di Deltaplano organizzato tra gli altri da Flyve, Aec Lega Piloti ed AeroClub Italia è ripreso oggi con la quarta task, che nel consueto briefing mattutino ha visto cambiare la sede di decollo spostatasi sul Monte Cuarnan vicino a Gemona del Friuli.

Per l’atterraggio, invece, ancora una volta è stato confermato il campo volo di Bordano, uno dei tanti paesi, insieme a Gemona ovviamente, che la sera del 6 maggio 1976 venne raso al suolo dal terribile terremoto, ma che come tutto il Friuli seppe rinascere in breve e ripartire.

La task odierna è stata molto impegnativa, al momento la più lunga del Mondiale con ben quasi 143km da percorrere tutti d’un fiato, con l’Italia chiamata a difendere il primo posto nella generale a squadre con 8503 punti, secondo il Brasile con 7746 e terza la Germania con 7367, nonché quella individuale dove nell’ordine Ploner, Ciech, Selenati e Laurenzi si trovano nelle prime cinque posizioni con unico “intruso” il mai domo austriaco Ruhmer, nono nel ranking FAI e detentore di ben dieci titoli mondiali.

Dopo la splendida partenza dal Cuarnan, ammirata da tante persone con il “naso all’insù” da Gemona del Friuli, la prima boa a pochi chilometri di distanza è stata quella di Artegna, dove il nostro Ciech è passato per primo lasciandosi alle spalle lo sloveno Franc Peternel, il connazionale Ploner, secondo nel volo di esordio ed in quello dell’altro ieri, ed altri due piloti sempre insidiosi, come il tedesco Gricar, vincitore della seconda task, e lo svizzero Neuenschwander, secondo martedì.

I deltaplanisti hanno poi proseguito alla volta del turn point sito in Slovenia, in prossimità di Caporetto: per la prima volta nella storia dei Mondiali, la gara si è parzialmente svolta in uno stato diverso da quello ospitante, questo sicuramente per merito dell’organizzazione che ben si è spesa per poter raggiungere questo storico traguardo.

Polach, Repubblica Ceca, Smith, Nuova Zelanda, Majors (USA) ed un altro gruppetto sono riusciti a trovare una termica importante a pochi chilometri di distanza dal turn point oltre il confine; Cantesanu, unico romeno in gara, ha perso invece quota atterrando fuori goal. Alle spalle di questo drappello è velocemente arrivato l’ottimo italiano, e friulano, Suan Selenati; la scelta del gruppo è stata invece quella di seguire il versante montano, decisione azzeccata perché in breve tempo si sono riagganciati ai fuggitivi ad una quota di circa 2000m di altezza ed oltre 70km/h di velocità.

Nel ritorno verso Trasaghis, dov’è stata posta la terza boa, il trio di testa è risultato composto da Gricar, Ciech e Ploner, con Pinto, Ruhmer e Neuenschwander, molto veloce nel tratto in questione, ad inseguire. La gran parte del gruppo anche in questa fase, ha preferito seguire il profilo della montagna, che ha garantito loro quote e velocità sempre degne di rispetto.

Ruhmer ha toccato per primo il terzo turn point; a differenza del tratto svolto sino a quel momento lungo la montagna, linea continua con velocità media altissima, il percorso verso l’ultima boa sita a 9km da Cividale del Friuli, sorvolando una zona collinare, ha richiesto una strategia mentale importante, dove fondamentale è stata la valutazione delle linee: lo sviluppo dei cumuli ed anche il volo degli uccelli, sono stati importanti riferimenti – così come sottolineato dal “meteoman” Damiano Zanocco – trasformando la sfida agonistica in una vera e propria partita a scacchi.

Ruhmer ha continuato prendendo quota seguendo una linea in grado di fargli bypassare la pianura, volando verso est ed anche Ciech, Ploner e Gricar, insieme al brasiliano Pinto, hanno optato per questa scelta. Neuenschwander invece ha scelto la traiettoria dal Cuarnan, sede del decollo odierno, verso sud, a circa 3 km dagli altri piloti, salendo bene ma non velocemente e venendo presto superato dal primo gruppetto poc’anzi citato che nel frattempo era arrivato a quasi più di 2000m.

Ciech, Ruhmer e Ploner hanno composto ancora una volta il gruppo di testa volando a 2200m a circa 85km/h “a tutto gas” verso Cividale; nella zona di Nimis hanno trovato una termica con valori buoni, più di 4m/s, ed approfittato per il pieno di quota. Nell’altrettanto veloce ritorno verso Bordano, Alex Ploner  -grazie ad una stupenda scelta tattica che gli ha garantito una velocità stabile verso l’atterraggio di più di 70 km/h senza dover mai fermarsi per riprendere altitudine – è riuscito a prendere un buon margine di vantaggio su Ciech e Ruhmer, andando in goal per primo con un tempo di 02.45.46 anticipando l’austriaco ed il suo compagno di squadra, mettendo così un altro importante sigillo sia nel  cammino individuale che degli Azzurri verso la meta finale.

Questa la classifica dei primi piloti in goal: una volta elaborato il sistema di punteggio che tiene conto di diverse variabili, verrà pubblicata quella finale su questo sito: https://airtribune.com/22nd-fai-world-hg-championship/results.

Sulla pagina FB ufficiale dell’evento e sul sito www.italy2019.com, verrà fatto altrettanto e nello specifico la sera verrà pubblicata la classifica provvisoria di giornata e la mattina seguente invece, quella generale ufficiale.

Per la task odierna, considerati diversi fattori, vi invitiamo caldamente a consultare le classifiche finali una volta pubblicate ai link di cui sopra, dato che questa riportata potrebbe subire variazioni.

1. Alex Ploner (ITA) 02.45.46
2. Manfred Ruhmer (AUT)
3. Christian Ciech (ITA)
4. Primoz Gricar (GER)
5. Glauco Pinto (BRA)
6. Mario Alonzi (FRA)
7. Alvaro Figueiredo Sandoli (BRA)
8. Genki Tanaka (JPN)
9. Marco Laurenzi (ITA)
10. Grant Crossingham (GBR)

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