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Wall-E: l’eccezionalità del Cinema essenziale in cartone animato



Una semplice storia d’amore per un capolavoro che riporta agli albori del Cinema muto

Riassumere in poche righe la storia raccontata in questo film è abbastanza facile: Wall-E’, acronimo di Waste Allocation Load Life Earth-Class, una sorta di netturbino, è l’ultimo robot rimasto sulla Terra, un mondo sommerso dai rifiuti che milioni come lui avrebbero dovuto pulire.

Ma il programma fallisce e Wall-E si trova da solo ad affrontare questo compito su di un pianeta abbandonato dagli esseri umani, trasferiti su una gigantesca nave spaziale che vaga per l’universo.

Dopo molti anni di solitudine Wall-E incontra Eve, Extra-Terrestrial Vegetation Evaluator, rilevatore di presenza di vegetazione, un robot che arriva sulla Terra inviato dagli umani per un controllo e se ne innamora; Wall-E’ non è un film di fantascienza, ma una storia d’amore.

La difficoltà, dopo aver riassunto all’osso la vicenda, sta nello spiegare l’essenza, la bellezza di quest’opera: un gioiello d’animazione che riporta il cinema agli albori del muto, che rimanda a mio parere a capolavori come Luci della città‘ di Chaplin.

Wall-E è il racconto metaforico della decadenza di una società divenuta un’infinita discarica di rifiuti materiali ed emozionali

Wall-e

Per oltre metà pellicola non esistono dialoghi e le uniche voci che si sentono sono quelle delle canzoni che fanno da sottofondo alla quotidianità di Wall-E; il mondo che lui abita con l’unica compagnia di uno scarafaggio è simile a quello di Metropolisdi Fritz Lang, con immense montagne di rifiuti al posto delle fabbriche e delle macchine e dei grattacieli.

Favola ecologista, ma soprattutto parabola morale e non moralista sulla società moderna, sui falsi predicatori e su un’umanità che va mano mano degenerando affidandosi al Grande Fratello di turno che, servendosi del progresso, abbindola proponendo facili soluzioni per qualsiasi problema, con il risultato di peggiorare le condizioni generali ripulendo le facciate così che anche chi sta affondando nella sporcizia si possa convincere che le cose siano realmente migliorate.

I riferimenti all’attualità da parte dei creatori di Wall-E’ non sono per nulla casuali ed è emblematico pensare come la globalizzazione riesca a farci sentire solidali da un capo all’altro del mondo perché vittime degli stessi identici orrori del potere.

Pixar: la rivoluzione del Cinema animato trionfa grazie a Wall-E

il favoloso mondo della PIXAR

C’è tutto questo nel film della Pixar e anche di più: il produttore, John Lasseter, e il regista, Andrew Stento, hanno lavorato per molti anni a questo progetto perché avevano intenzione di renderlo unico e significativo così come alla fine è venuto fuori… i temi morali che ruotano attorno alle emozioni, una storia d’amore che simboleggia la capacità di cambiare e reagire, emblematicamente la sveglia data agli esseri umani dai robot come a significare che l’umanità sta dormendo mentre c’è qualcuno che la sta portando allo sfascio e la scossa può venire solo da qualcos’altro… e poi, come al solito, i disegni straordinari, un lavoro meticoloso che grazie ad una nuova tecnologia, PR-Man, regala immagini e scenari sbalorditivi così come le espressioni e i movimenti dei robot che, a parte l’Autopilota che fa il verso ad Hal9000 di ‘2001: Odissea nello spazio’ di Kubrick, mostrano una sensibilità incredibile anche sotto forma di macchinari gelidi, spassosa la rivolta delle macchine matte che cita esplicitamente quella del manicomio di Qualcuno volò sul nido del cuculo di Milos Forman.

wall-e e eve innamorati

Wall-E’ è divertente, emozionante e non poco commovente; ha una solida struttura narrativa introdotta da una prima parte da cinema puro con un solo protagonista sullo schermo, scenari apocalittici, nessun dialogo e sketch geniali simil-keatoniani.

La seconda parte mantiene la sua sostanza autoriale strizzando l’occhio al romanticismo con l’entrata in scena dell’altra protagonista e mostrando l’innamoramento non ricambiato di Wall-E; l’epilogo, con l’azione spostata sulla nave spaziale e l’ascolto delle prime voci umane, assume i contorni del film d’avventura con risvolti comici con più di un accenno al Lucas di ‘Guerre stellari, almeno fino a quando la storia d’amore tra i due robot non si palesa e alcuni momenti drammatici determinano l’arrivo di qualche lacrima in sala.

Penso che le voci meccaniche di Wall-E e Eve che pronunciano ognuno il nome dell’altro rimarranno nella Storia del Cinema come quella di ‘E.T.’ di Spielberg che dice “telefono casa”… anche i film d’animazione possono diventare Gemme di Celluloide.

Per guardare le scene più significative del film in lingua originale: WALL-E canale youtube




Autore Paco De Renzis

Nato tra le braccia di Partenope e cresciuto alle falde del Vesuvio, inguaribile cinefilo dalla tenera età… per "colpa" delle visioni premature de 'Il Padrino' e della 'Trilogia del Dollaro' di Sergio Leone. Indole e animo partenopeo lo rendono fiero conterraneo di Totò e Troisi come di Francesco Rosi e Paolo Sorrentino. L’unico film che ancora detiene il record per averlo fatto addormentare al cinema è 'Il Signore degli Anelli', ma Tolkien comparendogli in sogno lo ha già perdonato dicendogli che per sua fortuna lui è morto molto tempo prima di vederlo. Da quando scrive della Settima Arte ha come missione la diffusione dei film del passato e "spingere" la gente ad andare al Cinema stimolandone la curiosità attraverso i suoi articoli… ma visto i dati sconfortanti degli incassi negli ultimi anni pare il suo impegno stia avendo esattamente l’effetto contrario. Incurante della povertà dei botteghini, vagamente preoccupato per le sue tasche vuote, imperterrito continua la missione da giornalista pubblicista.

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