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Volti… storie… multiversi

Volti... storie... multiversi di Vincenzo Cacace


Olio su tela, cm.100×80

La tela… l’avevo preparata a regola d’Arte, con un fondo a base di ocra dorata… una terra naturale, antica quanto il mondo… usata da sempre, sin dai tempi preistorici, dai pittori rupestri… sciamani… uomini della “medicina” o della Sapienza che dir si voglia…

Una tonalità chiara, calda ed accogliente, per un disegno capace di scavare o, ancor meglio, delineare già dai primi tratti, fondendo il bianco e nero… o la fuliggine sfumata di un carboncino… imprimendo emersioni del ricordo, in un fondo… una sorta di schermo già pronto, disposto “alla bisogna”.

Già… una tela preparata!

…tenerla pronta è oltremodo utile per quando addirittura mi prende e mi avvolge la “trascendenza” e la mia mente si fa più sensibile, producendo “profetiche sembianze”, le stesse che, appena un attimo prima, sembrerebbero confinate in una polarità ombrosa e non vista della cerebrale materia… quindi inconoscibili!

Rimangono, infatti, “inconosciuti” a causa del mistero che mantengono ancor di più quando appaiono sulla tela improvvisamente… anche in quell’affacciarsi ancor più evidenziato della pittura… quella che non cede all’Informe, ma che si nutre, invece, di nuove “incarnazioni” visive… “geroglifici” ulteriori, ancora da conoscere nel profondo… perché si muovono in scenari visionari che, fascinosi, invitano a procedere nella loro Conoscenza!

Ancor mi vedo… al principio di quel “sognare”… quando in quello sperduto cinema di paese “noi” ragazzi, pieni di voglia di futuro in un desolato dopoguerra, stavamo seduti su quelle panche, arrangiate con le “tavole di ponte” collocate sulle casse della birra… attendevamo che mio padre finisse di controllare ed avvolgere la pellicola del nuovo film, arrivato con l’ultima corriera, per incominciare finalmente a proiettare sul telone invecchiato e polveroso, steso sul boccascena… storie… figure in movimento… a “passo ridotto”… ed ogni interprete di allora, Nazzari, Cervi, Magnani, Serato, De Sica, Sordi, Fabrizi… Totò… di quel tempo per me divenuto mitico, poteva essere comico, brillante, tragico, dal trucco o dal costume cangiante, ed ora… nella mia memoria, tutto è come in una foto di gruppo; fantasmi che l’ingiallita patina del tempo ha preservato, in un luogo particolare ed unico… un “limbo” estraniato dal generale e comune contesto degli altri esseri umani… mia è l’angolazione mentale di quel ricordo… mio nella sua colorazione… ed esclusivamente privato!

Ma poi, altre “sequenze”… ed essenze sapienziali si trasferiscono al modo di essere della pittura.

E… si manifestano così, come cullate in quelle magistrali “dissolvenze” imitative di quelle operate con la macchina da ripresa sulla pellicola di celluloide che hanno dato alla Cinematografia… ultima nata dell’Arte sublime, la capacità di attraversare il Tempo con le immagini e di farne vivere, in pochi attimi, il Senso della Vita…

Così sull’ocra, tra sprazzi, pennellate e “cortocircuiti” del colore, mi appaiono volti… storie… e ognuna di tali fisionomie mi narra… descrive una sua personale storia vissuta spesso a “denti stretti”, per l’infame “legge” delle separazioni umane, in un lontano e, per di più, estraneo universo… ed è qui che poi… si dispongono come mattoni o pietre di una costruzione eterea ed informe.

Sembra essere un’opera che non ha necessità di particolare studio matematico e geometrico per l’assetto e la stabilità… perché quelli sono universi che si innestano tra loro e si reggono l’un l’altro, in una sorta di connessione “coatta”… certamente imposta loro da un senso di sopravvivenza…

E dire che tutto questo non sarebbe neanche necessario perché sulla tela… vive l’opera… essa è… esiste, nello spazio anche circoscritto, occupato dalla Pittura… come Pensiero, Metodo, Arte… qualità che analizzano la stessa “Visione” per dichiarare alla fine che, in essa, tutto ciò che è rappresentato dall’impossibile è invece… possibile!

Volti… storie… multiversi… già… e in ognuno di questi aspetti si inserisce la mia indagine… la mia ricerca della Verità!

Volti che registrano in ogni ruga, l’esperienza di un patimento… diari delle vite e del loro trascorrere… come mattoni della storia e storia personale, inimitabile essi stessi…

Universi assoluti… sono, forse, parti tolte all’unità… all’esistenza comune del Mondo, dall’egoismo umano… oppure è un dono autentico dell’Infinito… ancora da comprendere?

Multiversi… dalle porte chiuse… opportunità non dischiuse o aperte alla Conoscenza si affacciano e guardano al mondo oltre la tela… e sembrano ammonire chi da sempre si dibatte per liberarsi e… poi “librarsi” da quella “dicotomia” paludosa, dell’interesse e… del disinteresse…

Il vero “separé” non è più l’atramento degli antichi, bensì una “vernice finale”, ialina, trasparente, a distanziare le Visioni dell’Arte dal mondo reale… ed è altrettanto vero che tali figure interroganti… realizzate e quindi cristallizzate con l’intonaco del colore, si rivolgono con lo sguardo severo ai modelli reali… nati, sì dalla carne viva della Terra… ma riplasmati, poi, con canoni prodotti e consoni alle loro svilite e presuntuose consuetudini…

Ma… anche quando si scatena, in alternanza alla sintesi, la complessità più ricercata della parola, non serve l’autoreferenziale michelangiolesco “perché non parli?”.

La Pittura, quindi, ricorda di essere un’Arte nata volutamente muta… per incentivare tutti quelli che la guardano con partecipazione, all’incanto della Visione, alla percezione dell’invisibile, dei piani sottili e alla acutezza critica del… Pensiero!

Autore Vincenzo Cacace

Vincenzo Cacace, diplomato all'Istituto d'Arte di Torre del Greco (NA) e all'Accademia di Belle Arti di Napoli, è stato allievo di Bresciani, Brancaccio, Barisani, ricevendo giudizi positivi ed apprezzamenti anche dal Maestro Aligi Sassu. Partecipa alla vita artistica italiana dal 1964, esponendo in innumerevoli mostre e collettive in Italia e all'estero, insieme a Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Ugo Attardi, e vincendo numerosi premi nazionali ed internazionali. Da segnalare esposizioni di libellule LTD San Matteo - California (USA), cinquanta artisti Surrealisti e Visionari, Anges Exquis - Etre Ange Etrange - Surrealism magic realist in Francia, Germania e Italia.

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