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‘Voce dal sen fuggita’ a Domus Ars

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Gabriella Colecchia


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In scena il 28 dicembre a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Martedì 28 dicembre, ore 20:00, a Domus Ars, via Santa Chiara, 10, a Napoli, nell’ambito del Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano XXI edizione, andrà in scena lo spettacolo ‘Voce dal sen fuggita – Dai castrati ai soprani, la rivoluzione di un’epoca’ di Antonio Mocciola, regia Diego Sommaripa.

Giuditta Pasta – Gabriella Colecchia, mezzosoprano
Giovan Battista – Velluti Antonio D’Avino, attore
e con la partecipazione di Andrea Cancelliere
Gianni Gambardella al pianoforte

Musiche di Zingarelli, Vaccaj, Nicolini, Bellini, Meyerbeer, Rossini

Nella seconda metà dell’Ottocento il mondo dei cantanti subì una rivoluzione epocale: le donne soppiantarono sulla scena gli uomini castrati, e questi ultimi passarono dallo status di star acclamatissime a disoccupati malinconici o addirittura disperati. Se il Vaticano cominciò così a vietare l’abominevole pratica della castrazione dei bambini, non fu per un rigurgito etico, ma perché ormai “le voci degli angeli” non avevano più mercato.

Giuditta Pasta è un mezzosoprano in carriera, Giovan Battista Velluti un castrato in declino. Lei ha sostituto lui nel ruolo di Armando ne ‘Il crociato in Egitto’ di Giacomo Meyerbeer, per volere dello stesso musicista. Il loro casuale incontro a Napoli diventa territorio di scontro e scintille, tra chi non accetta di abdicare e chi affronta, con entusiasmo e sgomento, il ruolo inedito di donna protagonista, la prima di una lunga serie di mezzosoprani, contralti e soprani destinati ad infiammare le platee di tutto il mondo.
Una staffetta tra due epoche, una rivoluzione destinata a cambiare le regole della musica e – perché no – della società.

Le arie d’opera di Zingarelli, Vaccaj, Nicolini, Meyerbeer, Bellini, Rossini cavallo del ‘700 e ‘800 rivivono in uno spettacolo emozionante e dai forti contenuti inediti, a raccontare storia e storie sepolte dal tempo, ma di sconcertante attualità.