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Vlahovic, Immobile e Simeone: tre bomber a confronto

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Vlahovic, Immobile e Simeone


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Non tutti i bomber sono uguali. Molti riescono a segnare valanghe di gol pur avendo caratteristiche totalmente diverse.

Tutto sta nell’amalgama che si viene a creare tra i singoli giocatori e le rispettive squadre di appartenenza. In molti casi, infatti, grandi goleador finiscono col conoscere lunghi periodi di appannamento se inseriti in contesti tattici a loro poco consoni.

Non è accaduto di certo a Dusan Vlahovic, uno degli attaccanti più in vista degli ultimi mesi, nonché attuale capocannoniere della Serie A. Il serbo non ha perso la sua verve da quando è passato dalla Fiorentina alla Juventus e oggi si attesta a ragione tra i centravanti più ambiti d’Europa.

Punta dal fisico importante, Vlahovic gode anche di una buona tecnica e sa destreggiarsi in più ruoli in avanti. Stiamo parlando di un mancino abile anche nei tiri da fermo, un elemento che potrebbe far comodo a parecchie formazioni.

Nei primi tempi alla Fiorentina, quando faticava a sbloccarsi, il giovane incontrava qualche difficoltà nello smarcarsi, ma come ha dimostrato al debutto in Champions oggi è perfettamente in grado di andare in porta con un solo tocco. Insomma, un’arma letale che non a caso è costato una settantina di milioni ai bianconeri, ansiosi di tornare ai fasti di qualche anno fa.

Discorso diverso per Ciro Immobile, da tempo il miglior attaccante italiano in termini di realizzazione. Il centravanti della Lazio è ormai abituato a farsi servire davanti alla porta, nonostante possegga un ottimo dribbling e sia abbastanza preciso da tutte le posizioni, con ambo i piedi.

Secondo l’ex CT Prandelli, Immobile ha bisogno soprattutto di palle in profondità e sarebbe per questo motivo che l’attuale capitano biancoceleste non si è espresso al meglio quando ha giocato all’estero. I successi sono stati tanti, ma la carriera è stata ugualmente irta di ostacoli.

Anche in Nazionale la situazione non è delle più rosee: se bisogna giocare spalle alla porta, Immobile non riesce a fare reparto da solo. Tuttavia, nel complesso, i suoi numeri rimangono invidiabili e gli sono valsi la Scarpa d’oro nella stagione 2019/2020.

Più di una volta Immobile ha vinto la classifica dei marcatori in Italia, ma il difetto maggiore che gli viene imputato risiede nella tenuta emotiva: tante le critiche piovutegli addosso nei momenti bui, che non gli hanno impedito comunque di conservare notevoli medie realizzative.

Quest’anno Vlahovic e Immobile saranno evidentemente i protagonisti della corsa a chi segnerà di più in Italia. Le quote sul prossimo capocannoniere della Serie A li vedono come favoriti assoluti, ma c’è anche un altro calciatore da non sottovalutare, seppure non giochi in una big.

Si tratta di Giovanni Simeone, figlio di Diego, oggi al Verona e terzo nella classifica dei marcatori. Simeone sa essere molto freddo in area e a dispetto della stazza ben poco possente è un gran colpitore di testa.

La rapidità in contropiede compensa le sue lacune, ma c’è da considerare che il ragazzo si accende ad intermittenza e lo si nota perlopiù per triplette e poker che ne alzano inevitabilmente lo score. Con un altro exploit, l’argentino potrebbe tallonare da vicino Vlahovic e Immobile.