Anteprime di 16 Consorzi toscani di tutela del vino
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Il vino toscano si presenta al mondo. Alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura e con un testimonial prestigioso come Sting si è aperta ufficialmente oggi, 10 febbraio, a Firenze la settimana di Anteprime di 16 Consorzi toscani di tutela del vino. L’evento inaugurale delle Anteprime si è svolto alla Fortezza da Basso in parallelo alla seconda e conclusiva giornata di Buy Wine, la più grande iniziativa commerciale sul vino toscano.
Un crocevia speciale, quello di stamani, scandito dalla presenza di giornalisti, operatori del settore, grandi acquirenti provenienti da tutto il mondo. A fare gli onori di casa insieme all’assessore regionale, Fabio Del Bravo, direttore dello Sviluppo Rurale ISMEA, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, e Luca San Just di Teulada, Presidente A.Vi.To., l’associazione dei consorzi toscani.
La dimensione mondiale dell’iniziativa è stata sottolineata dalla presenza della rockstar Sting e della moglie Trudie Styler, titolare di una azienda vitivinicola in provincia di Firenze. Prima del brindisi augurale, Sting ha cantato, insieme al cantante reggaemuffin Shaggy, presente anche lui a sorpresa alle Anteprime, ‘Message in a bottle’ e ‘Don’t make me wait’, il brano che i due artisti hanno eseguito al festival di Sanremo.
Nel suo intervento di saluto, l’assessore all’agricoltura ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al successo della manifestazione: gli uffici regionali, PromoFirenze e, in modo particolare, i 16 Consorzi e tutti i produttori di vino toscani, che con la loro competenza accettano la sfida di un mercato globale difficile. È importante presidiare i mercati, ha sottolineato, far capire quel qualcosa in più che c’è oltre al vino: il territorio della Toscana e la sua cultura.
L’assessore ha poi ricordato come quelle toscane siano aziende dinamiche, che si presentano sul mercato investendo e innovando e affrontando con impegno le sfide del mercato. I Consorzi funzionano, ha detto ancora, e la Regione Toscana collabora con loro, perché quando le sfide sono impegnative, da parte della Regione c’è il massimo impegno per vincerle, come dimostra il successo del BuyWine con i tanti contatti che sta portando ai produttori.
L’assessore ha infine ricordato il provvedimento approvato proprio pochi giorni fa dalla giunta regionale in conseguenza delle nuove norme sul reimpianto. Alla Toscana spettano 600mila ettari l’anno per i nuovi impianti, la delibera tende a frenare l’aggressività di alcune Regioni, con un’azione di protezione verso gli agricoltori e il potenziale viticolo toscani. Impone a chi viene a gestire le aziende in Toscana di aspettare sette anni prima di estirpare e reimpiantare. È un impegno, ha assicurato l’assessore, che la Toscana porterà avanti anche a livello nazionale. La Toscana è stata la prima Regione a muoversi in questo senso e continuerà a proteggere i suoi produttori.
La presentazione è stata poi seguita dall’avvio delle Anteprime con la degustazione le migliori bottiglie della nuova annata di produzione di 11 Consorzi toscani: Carmignano, Casole d’Elsa, Colline Lucchesi, Cortona, Elba, Maremma Toscana, Montecarlo di Lucca, Montecucco, Pitigliano e Sovana, Val di Cornia e Valdarno di Sopra.
Dopo questo avvio le Anteprime proseguiranno sino a sabato prossimo nei territori di altri cinque consorzi di produzione: Chianti, Chianti Classico, Vernaccia di San Gimignano, Nobile di Montepulciano e Brunello di Montalcino dove la degustazione sarà affiancata dalla visita alle aziende, alle cantine, ai territori e ai paesaggi dove nascono i vini toscani.
Si concluderà invece oggi il percorso di Buy Wine, la due giorni di incontri faccia a faccia tra produttori e buyer: sono state 215 le aziende vitivinicole toscane che vi hanno partecipato, cogliendo l’opportunità di poter incontrare direttamente i 190 buyer provenienti da 39 Paesi: dagli Stati Uniti e dalla Cina, dalla Corea del Sud e Brasile, da Azerbaijan e Colombia.
Questo straordinario momento di confronto del vino italiano con la stampa e con i mercati mondiali è stato anche l’occasione per uno sguardo d’insieme sull’ultima annata del vino toscano grazie alla presentazione del rapporto Ismea sui vini in Toscana 2017.
Dal quadro statistico è emerso come nel 2017 il mutamento climatico, l’annata è stata contraddistinta da una forte siccità, abbia inciso sulle produzioni: in Toscana la produzione di vino delle 22.000 aziende presenti è scesa sino a un milione e 600.000 ettolitri con un calo del 38% rispetto all’anno precedente, il tutto però senza intaccare la forza di un settore le cui produzioni sono quasi interamente certificate, sono 58 i riconoscimenti tra Dop e Igp, e che tenendo conto solo dei vini certificati, genera un valore di circa un miliardo di euro all’anno, con la prospettiva di una annata eccellente dal punto di vista qualitativo.