Appuntamento a Milano dal 6 al 10 novembre
Riceviamo e pubblichiamo.
La Fondazione Il Lazzaretto presenta la VII edizione del Festival della Peste! che pone al centro della propria ricerca il binomio Ordinario e Mostruoso indagato insieme a Salvatore Cristofaro, co-curatore dell’edizione.
Dal 6 al 10 novembre il Festival prenderà forma grazie alla collaborazione e partecipazione di artisti, performer, studiosi come Nicoletta Cinotti, Jesùs Cisneros, Elisabetta Consonni, Giulia Deval, Andrea Fiorino, Andrea Marinelli, Annalisa Metta e Noura Tafeche che indagheranno il tema Ordinario/Mostruoso in tutte le sue declinazioni: da essere prodigio, a collettore di paure individuali e collettive, fino ad alleato capace di mettere in discussione norme e percezioni.
In una visione duale della società, dove il normale si separa dall’anormale, il mostro ingloba tutto ciò che sfugge a tale controllo, devia il percorso della linearità.
È un’entità complessa, molteplice e fluida. Il mostro contemporaneo si ibrida, diviene altro e genera simbiosi. È così che nasce l’olobionte: un’entità che supera l’individuo.
Lo commenta Salvatore Cristofaro presentando il progetto curatoriale Holobiont Project: tra ordinario e mostruoso.
Linda Ronzoni, Direttrice artistica della Fondazione, dichiara:
Quest’anno indaghiamo un elemento tanto profondo quanto presente e ancestrale nella vita quotidiana di tutti noi, nelle religioni, nell’educazione e negli stereotipi: il dualismo tra Ordinario e Mostruoso, un binomio con cui da secoli si legge la realtà separando ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.
In chiave contemporanea significa poter sovvertire ogni ordine, tornare forse bambini, a quel tempo in cui tutto era giusto e non esistevano categorie predeterminate, ci porta a rileggere la storia di ciascuno, l’identità, la città in cui si vive, le relazioni che si costruiscono con uno sguardo rinnovato, mai uguale, ma sempre in divenire, perché in ascolto come ci mostreranno molti degli artisti che interverranno durante il Festival.
Ed è proprio in questo spazio di trasformazione che si dipanerà il programma del Festival, frutto di un percorso partecipativo condotto dal team creativo della Fondazione Lazzaretto insieme al curatore Salvatore Cristofaro, contaminando le arti e i linguaggi, eliminando separazioni tra i soggetti, rendendo tutto mutevole.
Con l’alternarsi di laboratori, performance e installazioni, lo spazio si arricchirà di tracce e si evolverà in un olobionte relazionale, simbolo di continue ibridazioni.
Tra i protagonisti del Festival, l’artista Noura Tafeche sarà presente con un progetto d’arte partecipata dal titolo ‘Horror Pleni’ insieme a un altro artista emergente Andrea Fiorino che porterà ‘Rimuginanti!!!’, installazione polimaterica; e ancora la coreografa Elisabetta Consonni interverrà con un laboratorio di orbite corporee e la performance ‘Plutone’ che riflette su individualità planetarie e collettività sistemiche; l’architetta e paesaggista Annalisa Metta condurrà un articolato workshop e un talk sul paesaggio che degenera e si rinnova; la cantante e sound artist, Giulia Deval porterà un laboratorio sull’esplorazione fonetica umana e non umana; l’illustratore Jesùs Cisneros realizzerà un workshop di disegno dedicato al tema ancestrale della maschera; l’artista Andrea Marinelli rileggerà la relazione tra corpo, spazio e tecnologia in una performance musicale/visiva e Nicoletta Cinotti guiderà il pubblico in un’esperienza di mindfulness e reparenting.
Il Festival si chiuderà con una liberatoria, arcaica esibizione collettiva, portando in parata le bandiere di Horror pleni, opera di Noura Tafeche.