Sempre più numerosi oggi, invece, i navigatori del web possono usufruire dei tantissimi servizi di videochat gratuite. In tanti, così, si ritrovano davanti ad un computer, alla ricerca di uno scambio emotivo, desiderosi di comunicare o semplicemente per trascorrere un po’ di tempo. Un viaggio virtuale, quello nelle chat, che molti intraprendono spesso alla ricerca di dolci incontri e soprattutto di immediati piaceri fisici. Ovviamente virtuali. E se fino a qualche tempo fa ci si poteva anche accontentare semplicemente di chattare, adesso pare proprio che con l’attuale tecnologia a disposizione sia diventato quasi d’obbligo vedere chi c’è dall’altra parte del monitor.
Gioco di sguardi e soprattutto una buona dose di esibizionismo e tanta perversione stanno alla base delle videochat erotiche. E soprattutto delle chatroulette, il nuovo fenomeno che sta impazzando tra il popolo del web. Un luogo di incontri al buio dove il sito, come una roulette, sorteggia la webcam di due utenti, e il gioco inizia.
Per raccontarvi questo nuovo mondo di perversione virtuale noi di Expartibus abbiamo raccolto la testimonianza di un frequentatore abituale delle videochat. Per rispetto della privacy lo chiameremo G.
“Ci sono tantissime ragazze che si spogliano” mi dicevano gli amici – ci racconta G. – così ho iniziato anch’io per curiosità.
Ma cosa ti spinge in realtà ad entrare in una videochat?
La noia, il senso di solitudine e di frustrazione che scaturisce dalla mancanza di sesso e, ovviamente, il desiderio di trasgressione dalla routine.
Chi incontri in chat? Qual è l’estrazione sociale dei frequentatori delle videochat?
Ci sono moltissimi omosessuali, lesbiche, trans, ma anche tantissimi eterosessuali come me. Io parlo con le donne: donne adulte, single, sposate. Ma tutte libere e desiderose di farsi vedere da uomini sconosciuti. Spesso ci si scambiano poche parole, si va subito al sodo: questo è il bello. Dopo un primo malizioso approccio fatto di sorrisi e di apprezzamenti sull’aspetto fisico, si chiede senza indugio di mostrare le parti intime. I due sanno perfettamente quello che vogliono, senza ipocrisia.
Con quale frequenza videochatti?
All’inizio entravo in chat raramente, poi è capitato sempre più spesso. Personalmente lo faccio nei momenti liberi, ma credo ci siano tantissime persone che si collegano anche durante le ore lavorative in ufficio. Ma il mondo del cibersex, ovviamente, inizia dopo la mezzanotte.
La videochat è diventata una dipendenza che sostituisce le relazioni reali?
Sono consapevole che si tratta di un surrogato del sesso. Grazie alle videochat erotiche, però, si realizzano i sogni erotici e il desiderio di sentirsi oggetto e soggetto sessuale allo stesso tempo. In videochat mi sento finalmente desiderato. Forse se avessi una relazione stabile con una partner non entrerei in chat, ma non lo escludo.
Le donne che si spogliano ti chiedono soldi?
Sono andato sui siti a pagamento, ma lì si crea una situazione troppo lontana dalla realtà perché non trovi donne comuni, ma professioniste del sesso.
Ti hanno mai chiesto incontri dal vivo?
No, mai. La videochat è impersonale, si cerca di soddisfare un’immediata esigenza sessuale. In passato ho frequentato anche chat normali, lì si creava in alcuni casi un legame di amicizia o un’attrazione da cui poteva nascere anche un incontro dal vivo.
Nelle videochat hai visto anche minori?
Purtroppo mi è capitato di vedere anche adolescenti o addirittura bambini che al massimo potevano avere 7-8 anni. Credo che entrino in videochat solo per curiosità, perché a quell’età non capiscono nemmeno cosa vedono.
Ma non è vietato ai minori accedere alle chat erotiche? Ci spieghi come funziona l’accesso?
Molte videochat sono free e senza registrazione. Anche se si leggono indicazioni di divieto di accesso ai minori, in pratica chiunque può entrare nel sito. In siti stranieri ho visto addirittura bambini seduti accanto ai genitori, come se stessero vedendo la TV. Erano esposti al rischio di vedere uomini che si masturbano o coppie che fanno sesso.
Se qualcuno, insomma, pensava che la videochat potesse essere una finestra aperta sul mondo, o offrisse la semplice possibilità di vedere un conoscente lontano o di salutare un figlio all’estero, è rimasto deluso. Perché dalla finestra delle videochat si spia soprattutto nelle camere da letto. Con tanti rischi, non solo per i minori che sono liberi di curiosare, ma anche per i più accaniti frequentatori delle videochat: chi sa se qualcuno, proprio come capitò al ragionier Fantozzi con la sua amata Pina, non si sia imbattuto nella sua cara e fedele mogliettina.
Carmelo Cutolo
Autore Carmelo Cutolo
Carmelo Cutolo, giornalista pubblicista, dottore di ricerca in Filologia classica, docente di lettere nelle scuole di secondo grado, appassionato di poesia, di ciclismo e di calcio.