Tavolo istituzionale convocato a Palazzo Strozzi Sacrati, Firenze
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Dare un futuro alla Malo di Campi Bisenzio (FI), attraverso il mantenimento di tutti i posti di lavoro e la continuità delle attività aziendali. È questa la volontà espressa dalla proprietà della storica azienda di abbigliamento in cachemire al tavolo istituzionale convocato presso la presidenza della Regione, a Palazzo Strozzi Sacrati, Firenze.
L’amministratore delegato dell’azienda Bernhard Kiem ha informato i rappresentanti di Regione Toscana, presente il consigliere del presidente Rossi per il lavoro Gianfranco Simoncini, Regione Emilia Romagna, del Comune di Campi Bisenzio e le organizzazioni sindacali, che lunedì scorso è stato presentato il piano concordatario predisposto per far fronte alle difficoltà aziendali, e che nel piano sono indicate queste previsioni: mantenimento di tutto il perimetro aziendale, l’azienda ha due sedi, una a Campi Bisenzio e una a Borgonovo Val Tidone, in provincia di Piacenza, con rispettivamente 60 e 38 dipendenti, con la volontà di utilizzare al minimo gli ammortizzatori sociali, e messa a disposizione delle risorse necessarie a garantire il raggiungimento degli obiettivi dando continuità alla produzione e alle nuove collezioni, prevista la partecipazione anche al prossimo Piti di gennaio.
Il piano concordatario, che quindi prevede la continuità aziendale, ha una durata di 15 mesi: definisce infatti il 31 marzo 2019 come termine ultimo per la sua esecuzione e il ristorno ai creditori.
Gianfranco Simoncini, a nome delle istituzioni presenti, ha auspicato che il piano possa arrivare a buon fine rapidamente in modo da garantire un solido futuro a uno dei marchi più importanti del cachemire a livello mondiale.
A questo punto, ha aggiunto, il confronto potrà proseguire in sede aziendale a meno che non vi siano nuove richieste di attivazione del tavolo sulle quali, ha detto, Regione e istituzioni locali anticipano fin da adesso la loro disponibilità.
Il prossimo appuntamento è previsto al Tribunale di Firenze. Il 10 gennaio è infatti in programma la prima udienza per stabilire se il piano potrà essere omologato e diventare quindi esecutivo.