Il verdetto della quinta giornata: Juventus e Roma sono già sole al comando e il loro ruolino di marcia lascia presagire che, come nello scorso campionato, saranno loro a contendersi il tricolore. La Roma di Garcia, rinforzatasi nel mercato estivo, forse ha quasi colmato il gap con la Juventus. In casa bianconera è cambiato il maestro d’orchestra, ma la musica è rimasta la medesima: gioco fluido, mentalità vincente e tanti gol. Contro le previsioni di pensava che con l’addio dell’energico Conte, che con il suo carattere vincente aveva portato nuova linfa vitale alla Vecchia Signora e vinto ben tre scudetti consecutivi, la Juventus difficilmente avrebbe continuato a vincere, Allegri sembra aver migliorato addirittura il gioco dei bianconeri, conferendo alla manovra una lucidità e una serenità che talvolta mancavano alla rabbiosa squadra di Conte. Domenica si attende il primo testa a testa tra capitolini e bianconeri, una sfida che arriva troppo presto per poter dare un verdetto sul tricolore.
Non meno avvincente sarà la corsa al terzo posto, conteso almeno da quattro squadre: Napoli, Fiorentina e le due milanesi. L’Inter di Mazzarri, che con sette gol al Sassuolo aveva illuso i suoi tifosi, esce piuttosto ridimensionata dalla sfida contro il Cagliari di Zeman: dopo aver incassato 4 reti, Mazzarri dovrà rivedere bene la fase difensiva della sua Inter. I cugini rossoneri di certo non possono vantare una classifica migliore: dopo un buon inizio, la sconfitta contro la Juventus sembra aver causato un contraccolpo psicologico e messo in luce i limiti della squadra di Inzaghi, sia in fase difensiva che realizzativa.
La Fiorentina, in cui l’unico a non essersi ancora infortunato sembra essere Montella, orfana di Cuadrado, Rossi e Gomez, stenta a trovare la vittoria. Può così gioire, almeno oggi, Benitez, che ritorna alla vittoria contro il Sassuolo portando il Napoli sulla scia delle milanesi. Adesso a Castelvolturno si potrà lavorare con minore pressione, ma sarà importante ricordare che i problemi della squadra azzurra sono tutt’altro che superati: in vari frangenti della gara, e soprattutto nel finale, gli azzurri sono apparsi in affanno. Se Peluso non avesse colpito la traversa, adesso si parlerebbe di ennesima delusione azzurra e, forse, dell’esonero di Benitez.
Un plauso, invece, all’Udinese di Stramaccioni, che, vincendo 4-2 contro il Parma, si rivela la grande sorpresa di questo inizio di campionato: con quattro vittorie su cinque occupa il terzo posto in solitaria. Ottimo anche l’inizio della Sampdoria, con 11 punti a una sola lunghezza dall’Udinese.
Tre i grandi protagonisti di questa quinta giornata:
1. Destro, che decide di imitare Maradona e realizza un formidabile gol da centrocampo, chiudendo di fatto la sfida contro il Verona;
2. Buffon, che ipnotizza Denis dal dischetto e lancia la sua squadra nel contropiede da cui nasce il gol, decisivo, realizzato da Tevez;
3. Di Natale, che nonostante i suoi 37 anni, riesce ancora a stupire e realizza una bella doppietta.
Carmelo Cutolo
Autore Carmelo Cutolo
Carmelo Cutolo, giornalista pubblicista, dottore di ricerca in Filologia classica, docente di lettere nelle scuole di secondo grado, appassionato di poesia, di ciclismo e di calcio.