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‘Veleno – Bloody pianos, razor blades and other messes’ al TC14

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'Veleno - Bloody pianos, razor blades and other messes'


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In scena dal 4 al 6 novembre a Caserta

Riceviamo e pubblichiamo.

Venerdì 4, sabato 5, ore 20:00, e domenica 6 novembre, ore 18:00, al Teatro Civico 14, all’interno di Spazio X – via F. Petrarca 25 P.co dei Pini, Caserta, il debutto di ‘Veleno – Bloody pianos, razor blades and other messes’, nuova produzione di Mutamenti/Teatro Civico 14, di e con Antimo Navarra per la regia di Ilaria Delli Paoli.

Progetto sonoro di Paky Di Maio, assistente alla regia Maria Chiara Cecere, che porta in scena un’esistenza complessa, che dall’abisso degli abusi prova a ricostruirsi nell’incontro con la musica classica.

La storia di ‘Veleno’ parte da una scatola di fiammiferi: un meraviglioso oggetto del desiderio, per un bambino di sei anni. Poi seguirono altri piccoli doni, insieme a sorrisi, incoraggiamenti, attenzioni.

Lui – in scena Antimo Navarra, anche autore del testo – ne era lusingato e cominciò a sentirsi un po’ speciale. Gli abusi durarono quattro anni, senza che nessuno, né a scuola, né in famiglia, si rendesse conto di nulla.

Quando terminarono, per Lui fu un progressivo sprofondare nell’abisso: relazioni distorte e distruttive, ospedali psichiatrici, alcol. Fino all’incontro con la musica classica, con Bach in particolare, e alla scoperta di come le composizioni più sublimi siano state scritte da uomini che hanno avuto esistenze drammatiche e destini tragici.

La regia mette in scena le reazioni comuni delle vittime di abuso, il concetto di Child Sexual Abuse Accommodation Syndrome, Sindrome dell’adattamento all’abuso, teorizzato da Roland Summit, che le divide in cinque categorie: il segreto, l’impotenza, l’intrappolamento e adattamento, la rivelazione ritardata e la ritrattazione.
In quest’ultima, in particolare, viene fuori la sofferenza fisica ed emotiva che il protagonista di Veleno prova a elaborare e ricucire attraverso la musica.

Spiega Ilaria Delli Paoli, alla sua seconda esperienza registica che rinnova il sodalizio con Antimo Navarra, dopo il precedente ‘Viola, io ti amavo’:

Mettiamo in scena una storia vera, che tratta un tema che crea disagio, perché sia io che l’autore, entrambi psicologi, riteniamo si parli ancora troppo poco di maltrattamenti e abusi sui minori.

Rappresentiamo il punto di vista della vittima e le conseguenze che il suo vissuto ha sulla crescita e sui suoi comportamenti.

È uno spettacolo crudo, ma crediamo necessario, in cui la musica – nelle sonorità curate da Paky Di Maio – assume un ruolo centrale: è il mezzo attraverso cui il protagonista prova a elevarsi dagli orrori che ha vissuto.

La quattordicesima stagione del Teatro Civico 14 prosegue sabato 12 e domenica 13 novembre con ‘Le Regole del giuoco del tennis’, di Vulìe Teatro, scritto da Mario Gelardi per la regia di Michele Brasilio, una partita di tennis tra due amici che diventa un racconto sui luoghi comuni sull’omosessualità.

I biglietti sono acquistabili al botteghino del teatro e sul sito www.teatrocivico14.it al costo di €12,00, €10,00 per il ridotto under30/over65.

Per info e prenotazioni:
info@teatrocivico14.it oppure +39 0823441399.