L’evento proseguirà fino al 4 dicembre a Villa Doria d’Angri a Napoli
Riceviamo e pubblichiamo.
Vanno dal matematico al clinico le competenze messe in campo nel progetto EBRAINS-Italy.
Stamattina, 2 dicembre, ne hanno evidenziato la multidisciplinarietà di risorse e di enti coinvolti, nel primo giorno di lavori del workshop dedicato alle neuroscienze: ‘The EBRAINS-Italy Research Infrastructure for Neuroscience challenges’ organizzato, da oggi fino al 4 dicembre, dalle Università degli Studi di Napoli Federico II e Parthenope a Villa Doria d’Angri.
L’evento è patrocinato dal MUR ed ha visto la partecipazione, per i saluti istituzionali, di David Della Morte Canosci, Consigliere del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.
L’incontro si inserisce nelle attività di diffusione promosse dal progetto European Brain ReseArch INfrastructureS-Italy, finanziato dal programma NextGeneration EU e dal PNRR, promosso dal CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche.
L’evento si svolge a oltre due anni dall’inizio del progetto EBRAINS-Italy, con l’obiettivo di focalizzarsi sui risultati scientifici raggiunti e di favorire il confronto tra i gruppi di ricerca coinvolti.
Il professore Giuseppe Sorrentino, dell’Università Parthenope, ha sottolineato:
Caratteristica fondamentale del progetto, finanziato con fondi PNRR, è che al suo interno vi sono competenze differenti che vanno dal matematico al clinico; questo approccio consente e consentirà sempre di più in futuro di integrare visioni, metodi ed approcci differenti tra di loro che, integrati, consentiranno di passare da una medicina clinica tradizionale ad una medicina personalizzata.
Un esempio può essere quello dei modelli dell’ippocampo che potranno essere utili per lo studio e la terapia dell’Alzheimer o la dopamina per la malattia di Parkinson.
Il workshop si inserisce nel più ampio impegno scientifico dell’Unione Europea nel campo delle neuroscienze.
La professoressa Addolorata Marasco, dell’Università Federico II, ha sottolineato:
Un impegno che negli ultimi venti anni ha prodotto significativi risultati.
Si è da poco concluso lo Human Brain Project, uno dei progetti cardine delle neuroscienze che già nei suoi fondamenti era multidisciplinare.
Ora si deve capire come portare avanti questa progettualità per non disperdere le risorse scientifiche.
Il progetto riunisce 16 enti universitari ed istituti di ricerca per oltre 200 ricercatori, oltre ad un focus sulla formazione; c’è anche la possibilità di rendere disponibili gratuitamente tutti i dati che sono stati prodotti all’interno del progetto.
I lavori si articoleranno intorno ai 5 Work Package, WP, previsti dal progetto.
Dopo la prima giornata dedicata allo stato dell’arte e alle prospettive future, le due giornate successive seguiranno una struttura articolata: al mattino verranno presentati i più recenti progressi scientifici, mentre al pomeriggio le hands-on activity consentiranno a giovani dottorandi e ricercatori di sperimentare direttamente gli strumenti digitali sviluppati.
Ciascuna giornata si concluderà con una poster session.