Programma del 9 novembre del Festival Culture Giovani di Salerno
Riceviamo e pubblichiamo.
Mercoledì 9 novembre a Sala Pasolini, ore 19:30 Incontri, “Musica e Integrazione: creare ponti nell’era delle reti. Un omaggio (non olografico) al Mediterraneo” con Alex Giordano, docente di Società delle Reti, Università Federico II di Napoli, Alfonso Amendola, docente di Sociologia degli audiovisivi sperimentali, Università degli Studi di Salerno, Gennaro Avallone, docente di Sociologia del Lavoro, Università degli Studi di Salerno, Mamadou Dia, Funky Tomato, Davide Speranza, giornalista e autore, Dioma Cleophas Adrien, Direttore Festival Ottobre Africano; Jack Spittle, Radio Ghetto; Kamal Morgan, Versus Festival. A seguire presentazione del documentario “DjeliBIT: the Making Off”.
Il Mediterraneo presenta uno scenario ricco sul piano storico e culturale, che ha visto il passaggio, il conflitto e la combinazione di popoli, lingue e civiltà differenti. Si può definire una storia caratterizzata da tradizioni e innovazioni, chiusure e aperture, dove ai fanatismi si alternavano tolleranze, e ancor più le dichiarazioni di principio venivano contrapposte agli intrighi con il nemico. Lungo i confini storici delle sponde del Mediterraneo si poteva già parlare di rete e unità tra le città e i borghi situati nello spazio mediterraneo, che rappresenta anche ciò che lo ha animato e lo fa vivere tutt’ora.
L’elemento unificante va ricercato nella “proiezione spaziale dei rapporti sociali” e per questo possiamo definire il Mediterraneo come una sorta di “internet ante litteram”.
Non ha caso è la patria della musica ma oggi trasformato nella più grande fossa comune del Mondo. Il Mediterraneo è allo stesso tempo identità e indebolimento di essa, e il mare apre la mente all’idea di partenza che a sua volta permette un ritorno sempre realizzabile, con svariate possibilità di movimento.
In quest’ottica il Mediterraneo preso non solo come luogo geografico ma sopratutto come metafora ci suggerisce parecchie vie di fuga per vivere in maniera diversa molti problemi del nostro tempo. Il Mediterraneo ci suggerisce come la musica, la festa, i momenti di socializzazione, possono diventare importanti occasioni di conoscenza e di confronto e non solo momenti di intrattenimento ma anzi veri e propri punti di partenza per immaginare un futuro plurale.
È un contesto interessante, in cui è inevitabile instaurare un rapporto con l’altro, che si tratti di contatto e incontro o di conflitto, nella prospettiva di ridefinizione e reinterpretazione della propria identità e cultura, mantenendo i segni essenziali per essere più aperto e pronto al dialogo con l’altro. In questo modo non ci si chiude alle realtà circostanti, ma ci si lascia liberi solo di imparare da esse.
Ore 21:00 Musica, Baba Sissoko + Nicodemo ft. Lilies On Mars, DjeliBIT tour, a seguire Funky Tomato Party, special guest: Dj Tony Mr. Time Ponticiello in collaborazione con XXXV.
Transetnicità e world beat contagiati da un’elettronica acida che manipola la tradizione africana di Baba Sissoko e la trasla in una miscela di sonorità spurie scosse da ritmi technotribalizzati. DjeliBIT, corpo sonoro delle due anime sperimentali che lo compongono, è l’ultimo lavoro del polistrumentista griot maliano – già noto per aver contaminato il jazz con la musica nera – che si è avvalso della collaborazione di Nicodemo, produttore discografico attivo da anni nel campo della ricerca musicale e del featuring delle Lilies on Mars, duo femminile che si muove fra alt techno e shoegaze.
Tra il ramo etnico di Baba Sissoko, Djeli, e l’unità di misura della modernità, Bit, trovano posto anche le rivoluzionarie declamazioni del poeta del Bronx Jack Hirschman, Djallo Djallo, e la tromba soul di Gabriele Stotuti, Djuku Malolà e Wori Ko.
In 9 tracce dalla fisionomia pulsante e vocalmente melodica, DjeliBIT lancia spore di suoni metropolitani sul virtuosismo eclettico dell’afro-beat di Sissoko, in un connubio artistico esaltato dagli arrangiamenti di Nicodemo e dall’impalpabilità dei synth modulari e dei vocalizzi delle Lilies On Mars.
Cinema Augusteo, Sala K, ore 17:00, Workshop Il cinema in una stanza: da Tarantino a Polański a cura di Matteo Alberto Sabatino e Stefano Valva, evento riservato alla giuria.
Ore 19:00 Cinema CortoEuropa#1
A New Home, Žiga Virc, Slovenia, 2016, 14’
Como yo te amo, Fernando García-Ruiz Rubio, Spagna, 2016, 15’
The Age of Reason, Mathilde Petit, Francia, 2016, 16’
Waiting for Harry, Antonio Benedetto, Italia, 2015,14’
Second Skin, Charlie Manton, Inghilterra, 2016, 20’
Heading South, David Eilander, Olanda, 2016, 19’
Ore 21:00 CinemaCinecargo
Mundo cão di Marcos Jorge
Brasile, 2016, 122’
Ambientato a San Paolo nel 2007, prima che entrasse in vigore la legge che vieta il sacrificio degli animali abbandonati. Santana è un operatore del Centro di Controllo delle Zoonosi di São Paulo e il suo lavoro è raccogliere i cani randagi. Un giorno cattura un enorme cane rabbioso, nessuno si presenta per riprenderselo e dovrà essere soppresso. Il padrone, arrivando solo dopo alcuni giorni, incolperà Santana e tramerà una crudele vendetta.
Premio del pubblico al festival del cinema brasiliano a Parigi, 2016.
Cinema Augusteo, Sala Grande, ore 9:30 Cinema Mec Progetto Scuola, Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, Italia, 2016, 118’, proiezione riservata alle scuole.
Linea d’Ombra – Festival Culture Giovani è un evento promosso dal Comune di Salerno, finanziato dalla Regione Campania e organizzato dall’Associazione SalernoInFestival.
http://www.festivalculturegiovani.it/
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