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UPAS: polemiche per il bacio tra Sandro e Claudio

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Alessio Chiodini, Gabriele Anagni


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Le vivaci reazioni dei fan sui social

Da sempre, quale fan accanita, seguo ogni sera la mia soap opera preferita, Un Posto al Sole, UPAS, per gli appassionati. Sono membro anche nei vari gruppi di discussione social in cui ognuno di noi, da vero esperto, dà il proprio parere in merito alla puntata andata in onda la sera precedente, le attese per la successiva, i voti sul miglior e peggior interprete, la scena più valida e quella che ci ha emozionato di meno. Insomma, da spettatori tutt’altro che passivi, ci immedesimiamo nelle situazioni apportando considerazioni su come avremmo agito noi in quel contesto. Una delle caratteristiche salienti di UPAS è che tratta sempre argomenti attuali, con un forte impatto sociale in modo mai volgare. Stavolta voglio portare all’attenzione di tutti una storia che si sta sviluppando nella soap, ma soprattutto sulle reazioni delle comunità virtuali in merito.

Il rapporto tra Sandro e Claudio, impersonati rispettivamente dai bravissimi Alessio Chiodini e Gabriele Anagni, era nell’aria già dalla puntata di gennaio in cui i due sul palcoscenico della scuola di teatro avevano fatto un esercizio tattile che aveva scatenato in loro una serie di emozioni forti. Sandro confesserà poi a Michele che da quel giorno qualcosa in lui è cambiato, ha cercato invano di reprimere i suoi sentimenti, ma ha continuato a pensare all’amico in modo diverso. Il ragazzo è introverso, timido, sensibile, emotivamente fragile; ha sofferto tanto anche per essere cresciuto senza madre e senza una figura femminile stabile, se si eccettua Teresa, la governante, o Marina, nel breve periodo in cui era fidanzata con Roberto. Sandro è da sempre schiacciato dalla personalità dominante del padre che non approva mai nessuna delle sue scelte; con lui ha un rapporto conflittuale, freddo, ostile. Ha pochissimi amici, la sua prima fidanzatina è Rossella, che lui cerca di amare in modo convenzionale. In fondo la considera solo un’amica, il loro legame non lo appaga appieno, eppure finge di non capire. Claudio invece ha accettato da molto prima la sua vera natura e, dopo un iniziale turbamento, ora è a suo agio. Cerca di conquistarlo prima attraverso segnali flebili, poi gli parla chiaro e lo bacia nel Teatro San Ferdinando. La situazione, come sempre, è trattata con estremo tatto e delicatezza. Nello svilupparsi dell’intreccio a prevalere sono le emozioni, gli sguardi languidi, le scene immaginate più che mostrate, i rossori. I due ragazzi appaiono teneramente in sintonia, complici. A tratti imbarazzati, ma in realtà più perché è il loro primo approccio. L’emozione è intensa, palpabile. Dolcemente Claudio lo invita a non essere nervoso, non vuole forzarlo in alcun modo; l’importante è stare insieme, rilassati. Uno sfiorarsi le mani, un guardarsi in modo romantico e un cercarsi, uno stringersi stavolta con una più ferma consapevolezza. Non si vede altro. La scena si sposta subito dopo su Sandro con la camicia sbottonata, dall’aria estasiata, raggiante come non lo abbiamo visto mai e Claudio che lo raggiunge rivestendosi. Questi gli chiede se si sia pentito, gli accarezza la testa come solo due innamorati sanno fare e lui risponde con grande convinzione “assolutamente no”.

Di seguito il video così come postato sulla pagina Facebook Claudio&Sandro – Un posto al sole:

Cerchiamo di capire la reazione dei gruppi UPAS sui vari social; alcuni amici sono stati “bannati” per commenti troppo forti e maleducati. Tante e diverse le posizioni di ognuno, pro e contro, eppure di situazioni simili se ne erano già viste nella soap: Luciano, il vero padre di Rossella, con il compagno Oscar e Marina con Aurora.

Stavolta, invece, si è scatenato un putiferio immane. Un botta e risposta continuo, interminabile; facciamo il punto della situazione e ricapitoliamo. La discussione è iniziata con toni sommessi e pacati; ognuno ha provato ad esprimere il proprio punto di vista in modo educato, senza imporsi. La comunicazione asincrona, si sa, in questi casi non aiuta. Occorre poi considerare l’assenza di comunicazione analogica, distinta in paraverbale e non verbale, che, di solito, definisce il senso del messaggio sottolineandolo o, talvolta, ribaltandolo. I fraintendimenti sono sempre in agguato, figurarsi quando non si ha la possibilità di guardarsi in volto, ascoltare il tono di voce, notare i gesti!

Ma andiamo nel dettaglio. La maggior parte delle perplessità non sembra riguardare la storia in sé, piuttosto la figura di Claudio, visto più come opportunista e calcolatore che punta ai soldi di Sandro, che come veramente innamorato. Si è preoccupati che Sandro, un po’ ingenuo e decisamente inesperto, possa affrontare l’ennesima delusione.

Tra i contrari c’è chi riflette sulla difficoltà di spiegare una situazione del genere a un figlio piccolo. Gli viene subito fatto notare che i bimbi sono molto più puri di noi, vanno educati senza paraocchi, trattando ogni argomento con naturalezza per non creare in loro dei tabù. Per l’ennesima volta c’è chi ribadisce che la scena era sottintesa, non palese.

Alcuni saggiamente sostengono che andrebbero rispettati tutti i pareri senza giudicare. Altri inizialmente preferiscono astenersi dal commentare, aggiungendo, poi, di credere esclusivamente nei rapporti di tipo tradizionale; citano, a supporto, la Sacra Bibbia, ma affermano la libertà di azione pur non condividendo. Chi semplicemente sottolinea che la bellezza del mondo sta nella diversità delle opinioni e dei gusti. Chi ancora evidenzia gli uxoricidi consumati in nome dell’amore e, di contro, esalta la purezza dei sentimenti indipendentemente dal sesso degli amanti.

Iniziano quindi commenti decisamente vigorosi da parte di qualcuno profondamente indignato che se la prende, in particolare, con il regista che avrebbe dovuto evitare scene del genere; ripeto, mai girate! La considerazione seguente è opposta, immaginarli insieme ha suscitato tanta dolcezza, emozione e felicità per Sandro che finalmente ha trovato l’amore. L’intervento successivo riporta una verità indiscutibile: l’omosessualità risale alla notte dei tempi, non è una novità del mondo moderno, dunque, perché stupirsene o credere che esista solo l’amore etero? Qualcuno riflette sulla dualità dell’animo umano, sulla coesistenza di un lato maschile e uno femminile nello stesso individuo, sulla possibilità, magari neanche mai concepita prima, che si possa provare attrazione verso persone dello stesso sesso. Chi dice di adorare questa coppia, ma di non aver apprezzato la scelta degli sceneggiatori di affrettare i tempi e bruciare le tappe. Si è trattato di un amore precipitoso; il turbamento e la confusione di Sandro sono stati troppo accelerati e per questo risultano inverosimili, sarebbe stata preferibile una storia più tenera e delicata vissuta in modo più romantico. Alla parola ‘romantico’, qualcuno interviene osservando che sarebbe troppo scontato un rapporto idilliaco senza alcun dissapore o incrinatura e paventa persino un triplice tradimento, riferendosi a possibili futuri scenari. Poi, inizia a gongolare al pensiero della faccia terrea di Ferri quando saprà la novità; un casanova come lui, almeno all’inizio, non potrà che reagire in modo drammatico alla notizia. Chi ancora rimarca che si tratta di una scena molto toccante e si dice deluso che la maggior parte degli spettatori non sia in grado di accettare se non un tipo di relazione canonica. Alcuni si sdegnano e si risentono, UPAS non doveva “scadere” in un tale argomento. Ovviamente gli animi si scaldano: perché le scene di sesso etero sì e quelle omo no? Un minore che assiste a queste effusioni ne potrà essere influenzato in adolescenza; no, risponde un altro, ognuno seguirà comunque la propria natura. Le immagini cruente che ci propina il telegiornale, quelle invece andrebbero evitate ai bambini! L’Italia, continuano, non sembra essere ancora pronta a questa realtà. Nell’era tecnologica giudicare una persona esclusivamente in base ai suoi orientamenti sessuali, aggiungono, è oltremodo scandaloso. Nel 2015 una persona deve essere ancora giudicata in base alla sua sessualità?
Ripartono commenti omofobi: il rapporto “giusto” è quello tra persone del sesso opposto. Man mano volano offese nel gruppo, frasi maleducate, irrispettose, inopportune, di cattivo gusto. Qualcuno arriva a dire che scene del genere non si possono vedere subito dopo cena! Gli amministratori si vedono costretti a ‘bannarli’ e cercano di sedare gli animi, invitando a ritrovare calma e serenità; dopo tutto si tratta sempre di un gruppo di amici che condividono una passione. La riflessione si sposta su Rossella; si comincia a pensare alla sua delusione quando scoprirà la verità: l’atteggiamento quasi unanime nei suoi confronti è di comprensione ed empatia. Qualcuno considera che l’ammissione della propria omosessualità è spesso una riflessione maturata e sofferta nel tempo, frastornante, destabilizzante. Trovare il coraggio di affermare se stessi contro i pregiudizi e le aspettative della comunità permette finalmente di entrare in un nuovo mondo, o meglio, nel proprio mondo.

Qualche altro, invece, apporta l’esempio di un amico trans che ha avuto il coraggio di aprirsi con la famiglia, che dopo un iniziale senso di smarrimento, ha compreso e ora lo sta aiutando nel processo di trasformazione sessuale: l’apporto e il sostegno dei propri cari è fondamentale per trovare stabilità. La stessa persona ringrazia UPAS per aver sollevato l’argomento: è l’amore in tutte le sue forme a governare il mondo e cita il famoso film “Diverso da chi?”, sulle variazioni dell’identità sessuale.

Ma cosa ne pensano gli amministratori del gruppo UPAS LIBERO su cui si è scatenato questo vivace e continuo scambio di opinioni? Lo chiediamo a Vittorio Colnaghi, appunto uno dei gestori.

Vittorio ci risponde che ad UPAS LIBERO é piaciuto molto il modo con cui è stata trattata la tematica nella soap. Secondo le sue stime, il 90% dei membri era favorevole e ha apprezzato la storia; innegabili le tensioni nella restante parte. “Ho notato anche che la scena omosessuale di qualche anno fa tra Marina e la mamma di Ilaria aveva creato meno scalpore rispetto a questa tra i due ragazzi, come se ci fosse differenza tra uomo e donna anche in questo. Personalmente sono contento che UPAS abbia affrontato l’argomento perché così ne abbiamo potuto parlare. Spero che confrontarci su questo tema sia stato utile a farci riflettere e crescere.”

La cultura, si sa, è in eterna evoluzione; occorre capire se siamo pronti ad accettare i cambiamenti con naturalezza nel rispetto delle diversità.

Terminiamo con una citazione di Gregory Bateson opportunamente riportata nel gruppo: “La saggezza è saper stare con la differenza senza voler eliminare la differenza”.

Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.