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UNGDCEC soddisfatta per diritto alla salute a favore dei professionisti

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Matteo De Lise


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In caso di inabilità temporanea all’esercizio dell’attività lavorativa, nessuna responsabilità è imputabile al libero professionista o al suo cliente

Riceviamo e pubblichiamo.

Plaudiamo all’approvazione dell’emendamento votato in commissione Bilancio di Palazzo Madama, che riconosce finalmente ai professionisti italiani il diritto alla salute.

Il provvedimento, infatti, prevede la sospensione della decorrenza dei termini relativi ad adempimenti tributari a carico del professionista in caso di malattia o infortunio: un atto di normalità, che però per l’Italia è qualcosa di rivoluzionario.

Grazie al senatore Andrea De Bertoldi, FdI, Segretario della Commissione Finanze, primo firmatario dell’emendamento, e a tutti i parlamentari che lo hanno sostenuto fino alla sua approvazione.

Lo afferma Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili.

Il ‘via libera’ prevede che, in caso di ricovero in ospedale del libero professionista per grave malattia, infortunio o intervento chirurgico, ovvero in caso di cure domiciliari che comportano una inabilità temporanea all’esercizio dell’attività lavorativa, nessuna responsabilità sia imputata al libero professionista o al suo cliente.

Il professionista potrà svolgere la prestazione a carico del cliente nei 60 giorni successivi al verificarsi dell’evento, mentre le scadenze sono ‘congelate’ a decorrere fino a 30 giorni dopo la dimissione dalla struttura sanitaria, o la conclusione delle cure.