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Una notte per la cultura e la libertà

Liceo Classico di Sarno contro la guerra


La riflessione di Nicola Calabrese, studente del Liceo Classico Tito Lucrezio Caro di Sarno (SA)

Si è svolta nell’ultimo fine settimana la decima edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico, un evento in contemporanea, dalle 18:00 alle 24:00, nei Licei Classici di tutta Italia e che ha come finalità la promozione della cultura classica, nonché la valorizzazione del curricolo liceale in tutta la sua versatilità.
Riportiamo la riflessione di un alunno, Nicola Calabrese, del Liceo Classico Tito Lucrezio Caro di Sarno (SA).

Nel mondo di oggi, dove l’uomo sembra aver dimenticato la bellezza della propria umanità nella corsa al potere e a un progresso causa di povertà e distruzione, è necessario ergersi a difensori della cultura, unico e ultimo baluardo della nostra identità, il pilastro della nostra libertà.

È questo il messaggio che noi studenti del Liceo Classico ‘Tito Lucrezio Caro’ abbiamo voluto lanciare a gran voce, insieme ai 350 istituti che hanno partecipato alla X edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico.

Evitando di cadere in cliché, abbiamo voluto esporre chiaramente qual è il vero valore, il ruolo strategico che l’intera cultura che manteniamo in vita ancora oggi con i nostri studi.

Quei tesori di carta, che sono parte integrante della nostra esperienza scolastica, non sono fatti per rimanere a ingiallire sugli scaffali, ma sono i fumogeni, i cartelli di protesta che abbiamo portato nelle strade della nostra città per ricordare al mondo chi siamo, che non è vero che viviamo in un mondo dove i valori non hanno più significato, che il passato ha molto da insegnarci.

L’humanitas di Terenzio, la φιλαντροπία degli ellenisti, la medietas di Orazio, le riflessioni di Seneca e degli antichi pensatori greci, le origini della politica e della buona convivenza sono solo pochi dei preziosi insegnamenti che traiamo dal mondo antico e che, oggi più che mai, dobbiamo adattare ai nostri giorni, perché ci ricordano quanto è bello essere uomini davvero, senza lasciarci andare a pulsioni spesso violente, in particolare la guerra e il femminicidio.

Ciò che abbiamo rivendicato scendendo in strada è anche l’importanza della cultura nella lotta per l’emancipazione e per la libertà dei popoli, spesso esposti al rischio delle fake news e delle propagande politiche che provano a manipolarli.

Conoscere rende liberi e noi dobbiamo difendere libertà e cultura; questo è quello che pensiamo, è questo che abbiamo gridato:
“Noi diciamo sì alla cultura, alla libertà!”, “Noi diciamo no alla guerra, al femminicidio!”, ribadendo che “Noi siamo il liceo classico!” e la nostra missione non è un’erudizione fine a sé stessa, ma tenere in vita la bellezza che l’uomo è stato ed è in grado di creare.

In linea con le nostre idee, la Preside, prof.ssa Emma Tortora, ha appoggiato attivamente questo nostro progetto, presenziando a tutto l’evento, svoltosi tra la scuola e le strade di Sarno.

È stata una circostanza di grande intensità per tutti noi studenti; abbiamo organizzato esibizioni canore, piccoli monologhi sul tema dell’evento e persino motti per il corteo verso la piazza principale.

In quei momenti penso che tutti noi, nel riflettere sulla necessità della cultura e della libertà in una situazione umana così critica, dove persino gli ospedali e gli asili vengono bombardati, abbiamo davvero capito cosa significhi avere il futuro nelle nostre mani.

Autore Mimmo Bafurno

Mimmo Bafurno, esperto di comunicazione e scrittore, ha collaborato con le maggiori case editrici. Ha pubblicato il volume "Datemi la Parola, Sono un Terrone". Attualmente collabora con terronitv.

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