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Una luce furtiva

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Una luce furtiva


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Come liberarsi dell’abile ingannatore depressivo

Quando al mattino, al risveglio, la luce ruba furtivamente il posto al buio ciò che appare è uno scenario di cui tu dovrai decidere.
Potrai vedere spettri di guerra, fame e desolazione, ed avrai ragione, perché ci sono.
Oppure potrai scegliere di vedere il sole, ed avrai ragione, perché anche lui c’è.

Nel primo caso, è come se tu fossi ancora nel tetro oscuro del buio dell’anima.
Nel secondo, hai voluto abbracciare l’alba, nonostante in Cuor tuo sappia, che anche l’altra realtà esiste, e ti appartiene.

Ma piangersi e rovinarsi addosso non serve a niente e a nessuno.

Ogni mattina non è il giorno, bensì il tuo pensiero a dover rubare scaltramente il posto al buio.

Se vuoi che la forza ti sorregga non puoi ingoiare, in un sol colpo, tutto quello che di peggio ti può assalire nella mente.
Puoi scegliere… alzare gli occhi e vedere il sole… o rimanere nell’oscurità della tua anima depressa…

Poiché lo svegliarsi non è altro che mettere l’anima al cospetto di se stessa… e decidere.
E se è vero, com’è vero, che nell’infinito universo esistono enormi spazi di solitudine, è altrettanto vero che una mente stanca e depressa, di fronte a se stessa, è ancor più sola della solitudine e sembra non trovar nessuno per darsi risposta.

E tu allora… alza gli occhi al cielo e non aspettare, perché quando il sole scompare dietro nubi oscure, nasce il rammarico di non averlo visto e goduto abbastanza.

Il tuo Cuore, per aver troppo sofferto, mette perfino in dubbio la sua identità, quando si guarda allo specchio, come se cercasse una prova della sua esistenza.
Non farti ingannare, giacché il pensiero è un abile teatrante ben addestrato all’esibizione scaltra.

Decidi per il cielo, decidi per il sole, decidi per l’Amore… che il buio arriva già da solo… senza bisogno alcun che tu lo scelga.
Per l’oscurità non occorre sforzo…
Ma per abbracciare il giorno e il mondo… questo sì… spetta a te il doverlo fare…

Non attendere… non aspettare… di modo che…
Quando l’estate del tuo tempo lascerà il posto all’inverno…
Nessun rimorso busserà alla tua porta per esserti perso, senza goderlo, il caldo tepore dell’Amore.

Autore natyan

natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.