Venerdì 27 dicembre 2013. Rientro a casa dopo una dura giornata e vedo una busta bianca spuntare dalla cassetta postale. Immagino sia una lettera con gli auguri di qualche parente lontano o qualche amico all’estero. Salgo a casa, apro la busta e sorpresa! A farmi gli auguri di buon anno nuovo è la Tares, l’ormai famigerata tariffa comunale sui rifiuti e servizi, entrata in vigore da luglio 2013. Introdotta con il decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, va a sostituire le vecchie Tarsu e Tia, racchiudendo in un solo tributo tutte le voci riguardanti la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati. Dò un’occhiata all’importo e sono contenta di essermela cavata questa volta; “solo 600 euro”, ma non mi accorgo che c’è una seconda pagina all’interno della busta . L’importo totale è di 856,00 euro. L’aumento a cosa è dovuto esattamente? Vado su internet, mi documento e leggo testuali parole <la maggiorazione va a copertura della gestione dei rifiuti come attività “di pubblico interesse”, ivi compresa la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento, nonché lo spazzamento stradale>.
A tal proposito, mi viene in mente un volantino che il Comune di Giugliano ha diligentemente provveduto a diffondere sull’intera area urbana in cui si annunciava che a partire dal 17 novembre 2013 il Comune dava inizio alla raccolta differenziata ed al ritiro porta a porta dei relativi rifiuti con programmazione dei giorni stabiliti, rigorosamente da rispettare. Ad oggi, 30 dicembre 2013,non ricordo una sola volta in cui io abbia visto strade pulite e operatori ecologici alle prese con il ritiro di sacchetti. O meglio, di operatori ecologici ne ho visti qualche volta, ma passano una tantum per ritirare tutti i tipi di rifiuti insieme, quei rifiuti che i cittadini provvedono a separare nei sacchetti di vario colore in base a direttive precedentemente fornite dai piani alti. Sono iscritta al gruppo facebook Ufficio Stampa del Comune di Napoli e una cittadina di Giugliano proprio in merito a tale problema, qualche settimana fa, ha pubblicato un video in cui ha reso testimonianza della mancanza di serietà, professionalità e di cultura del vivere civile di operatori che di differenziata non ne vogliono sapere.
Ritornando alla cara Tares, continuo a documentarmi sul web per sapere se posso usufruire delle agevolazioni e riduzioni previste dal fisco. L’unico caso che potrebbe interessare me come molti altri miei concittadini è quello della riduzione fino ad un max del 40% della tariffa se nel comune di appartenenza non viene effettuata la raccolta differenziata. Nel caso in cui la raccolta differenziata venga svolta regolarmente, è prevista comunque una riduzione solo per il recupero della parte organica e dei materiali per la formazione di compost.
Scommetto, tuttavia, che nel momento in cui ci recheremo da chi di dovere per ottenere le suddette agevolazioni, certamente ci vedremo facce sbigottite di impiegati che non hanno la minima idea di cosa stiamo parlando. Nella migliore delle ipotesi, verrà inventato qualche escamotage per far sì che noi poveri oppressi paghiamo l’intera cifra e perché no, anche qualcosina in più che non fa mai male alle tasche del Comune e della Regione. Beh,buon Natale e felice anno nuovo anche a te, Tares…