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Un po’ di Tanà

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Eccomi di nuovo a scrivere dall’Africa, si perché sono ancora qui, nella capitale del Madagascar! In questi tre mesi ho visto tanto e vorrei raccontarlo, perché? Per ricordare a chi vorrà leggere, che c’è tanto da fare e tanto aiuto da dare, perché ho conosciuto chi, con pochi mezzi, qui a Tanà fa grandi cose per aiutare 150 bambini e le loro famiglie povere. Voglio raccontare per dare alla parola povertà la giusta connotazione, come dire, contestualizzarla in questa parte di Africa, in questa fettina di mondo, una connotazione molto diversa da quella che conosciamo noi occidentali. E lo vorrei fare senza retorica, quella che troppo spesso esce fuori quando si parla di paesi poveri.

Quindi userò le immagini, quello che ho visto, perché ritengo che le foto fatte siano più eloquenti di mille parole, benché io saprei trovarne per raccontare! 1457578_10201613435711932_1079005956_nIn tre mesi non ho visitato tutto il Madagascar, ed è un peccato perché questo paese è straordinaro, ma con JB viaggiare in jeep non era proprio consigliabile! Ma ho vissuto e conosciuto la sua capitale e visitato un’isola bellissima, un piccolo paradiso rappresentativo di questa terra, uno spaccato di vita che ho avuto la possibilità di conoscere non con i tour organizzati per i turisti, no, ma camminando per i villaggi di pescatori, ricevendo saluti e sorrisi dalla gente, dai bambini, osservando la loro quotidianità, che inizia all’alba e finisce al tramonto, perché qui l’elettricità è un lusso troppo grande e quando cala la notte tutto si spegne!

Vi mostrerò ciò che ho visto, non solo la povertà, ma anche la gioia, la dignità, e ripeto, l’impegno di persone che fanno tanto per aiutare i bambini. Si tratta di una onlus italiana, la MAISON DES ENFANTS che ha allestito un centro diurno di assistenza che offre il pasto a 150 bimbi, e fa tanto, ma tanto altro ancora. Per adesso condivido il link del loro sito, http://www.mademada.org la prossima volta vi racconterò dei bambini, di quello che ho visto in quel giovedì in cui al centro c’era la “Pepineir de la Joie” un programma dedicato a loro, per dargli gioia appunto, un po’ di coccole e una buona merenda! Un saluto dalla calda e piovosa Tanà ovviamente infestata da zanzare!

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Questa mamma, quando ha visto che facevo foto mi ha sorriso e ha messo suo figlio in posa!

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Queste sono le “case” dei più poveri, baracche con il tetto in lamiera che con la stagione delle piogge, appena iniziata, si riempiono di fango rosso, perché qui la terra è di questo bellissimo colore.

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Uno dei modi per guadagnarsi da vivere qui è fare i venditori d’acqua, molti la trasportano così,  spesso lo fanno anche le donne.

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Ovviamente Tanà, come qui chiamano la capitale, Antananarivo, non è solo questo. Anche qui c’è il benessere, centri commerciali, ristoranti, centri estetici, tutto per i malgasci ricchi, una ristretta minoranza, e per i VASA’, “bianchi” per lo più francesi. Un saluto da questa bellissima terra, credo sia l’ultima volta che scrivo da qui, settimana prossima si ritorna in patria e mi sa che ad accoglierci ci saranno i pinguini!