‘Pietrino e Nenè e lo Schiaccianoci’ in scena il 27 e 28 dicembre e ‘Sciarabbà – Compagnia Ditirammu e Val D’Akragas’ in scena il 29 dicembre
Riceviamo e pubblichiamo.
La stagione ‘Opera folle’ giunge al termine con due appuntamenti da non perdere: ‘Pietrino e Nenè e lo Schiaccianoci’ e, in prima nazionale, ‘Sciarabbà – Compagnia Ditirammu e Val D’Akragas’, in programma al Teatro Jolly di Palermo, via Domenico Costantino, 55.
Venerdì 27 e sabato 28 alle ore 17:30 andrà in scena ‘Pietrino e Nenè e lo Schiaccianoci’ di Elisa Parrinello, con Pietro Tutone, Noa Flandina e gli allievi della Scuola DitirammuLab.
È la vigilia di Natale a casa di Pietrino e Nenè, insieme stanno organizzando una festa in attesa di riunirsi con tutti gli amici di villa Arcobaleno intorno ad uno splendido albero.
Il quadretto è animato dall’arrivo dal Mago che porta alcuni doni stravaganti, tra i quali le straordinarie bambole meccaniche che danzano per la gioia di tutti e un misterioso schiaccianoci che affascina moltissimo Nenè. Quest’ultimo verrà danneggiato e perduto tra gli altri giocattoli dall’amico fraterno e dispettoso Pietrino.
Alla mezzanotte nella stanza cominciano ad apparire dei topolini che ben presto assumono un aspetto minaccioso; allora anche i soldatini escono dalle loro scatole, e danno vita ad una feroce battaglia…
Lo spettacolo è liberamente ispirato al celebre balletto de ‘Lo Schiaccianoci’, raccontato in versione bizzarra da Pietrino e Nenè e dai personaggi folli di Villa Arcobaleno l’ex manicomio da dove Pietrino e Nenè provengono. Biglietto euro 7,00.
Chiude la programmazione, domenica 29 dicembre alle ore 17:30, lo spettacolo, in prima nazionale, ‘Sciarabbà – Compagnia Ditirammu e Val D’Akragas’ di Elisa Parrinello, con la compagnia del Teatro Ditirammu e, special guest, la Compagnia di tradizione popolare Val D’Akragas di Agrigento, formazione folcloristica fondata 70 anni fa, la più antica della città dei Templi.
‘Sciarabbà’ è uno spettacolo sulle tradizioni popolari delle quattro stagioni, secondo un antico almanacco di usi, costumi e ritualità popolari. Un repertorio musicale che si arricchisce di danze tipiche siciliane, come la Fasola, la Contraddanza, le tarantelle, di canti.
E ancora di racconti, leggende popolari trascritte tra ‘800 e ‘900, raccolte e catalogate negli decenni dalla famiglia Parrinello che includono canti di lavoro, di preghiera, di scongiuri, di note d’amore per la donna amata, di serenate e matinate, le cialome della mattanza, canti dei pescatori di corallo, Triunfi a Santa Rosalia.
Lo spettacolo diretto da Elisa Parrinello ripercorre, come una grande festa appunto, tutta la storia della sua famiglia d’origine che negli anni si è allargata artisticamente con la Compagnia Ditirammu, insieme agli allievi del DitirammuLab, che, per l’occasione, incontrano lo storico Gruppo Val d’Akragas per un trionfo della cultura popolare siciliana in vista dell’inizio del 2025, anno in cui Agrigento sarà Capitale della Cultura. Ingresso euro 10,00.
I biglietti si possono acquistare online, sul sito www.teatroditirammu.it oppure sul posto.
La stagione ‘Opera folle’ è realizzata grazie al sostegno del Ministero della Cultura, MiC, Direzione Generale Spettacolo dal Vivo, dell’Assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo e dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana.