Olio su tavola, cm.120×40
Quale pazzia vi trascina? Credete o miseri, scomparso il nemico? O che i doni dei Greci siano immuni da frode? Ulisse non conoscete.
In questo legno, io vi dico, ci sono nascosti gli Achei o una macchina è questa contro le mura. Per guardare le case e piombare dall’alto su la Città: o un altro inganno racchiude.
Del Cavallo non dovete fidarvi, o Troiani.
E qualunque cosa ciò sia, dei Greci io diffido… anche se recano doni!
Virgilio – Eneide, II, 42-47
È dunque… una tradizione ormai millenaria quella di non accettare doni e non solo dai “Greci”… rafforzata, inoltre, dal monito del “diavolo che accarezza perché vuole l’Anima”, traslato al nostro mondo cristiano.
In questo caso, ferma nel tempo… alla fonda è la nave del Mito… perso nei “sargassi” della mente. Lo “sciabordio” che si crede di udire, forse non è altro che il lambire delle onde del dubbio sulle squadrate pietre del “molo” e sugli ormeggi di ogni nesso logico.
Elucubrazioni, interrogativi che chiedono risposte… dietro l’effige lignea di un cavallo o di altro simulacro, si nasconde sempre un inganno?
Un manufatto di carpentieri esperti per ingraziarsi Apollo, la Solarità, il Nume ostile ai “rapaci” conquistatori che tutto distruggono… figlio prediletto di Zeus, il costruttore “espiatorio” di dorate città.
Oggi, analizzando le similitudini tra Epos e Realtà potremmo definire tale operazione come un archeologico “pianto del coccodrillo”, il pentimento o la vanità dell’uomo che “fagocita”, distruggendo, testimonianze per le quali ogni “Città È Civiltà”, per poi riesumarne le rovine… e quindi “nobilitarsi” agli occhi della posterità… azione che ha riconsegnato alla Storia l’Evento mitico, ormai fattosi Archetipo e… radicato nella memoria, ma… al tempo stesso… relegandolo nostalgicamente nel campo pieno di allori della poesia epica, che non fa comunque di esso un insegnamento esistenziale e magistrale, trasferito nel comportamento dell’uomo e nelle sue scelte.
L’avvertenza virgiliana, quindi, per quanto accorata, non riesce purtuttavia ad applicarsi all’andamento della nostra vita contemporanea… essa non risulta essere ancora oggi, in quei particolari drammatici frangenti che ci assillano, un antidoto al vero Inganno… quello che taglia le ali al nostro Sogno, alla manipolazione della nostra volontà… anzi, la Paura che sempre viene utilizzata a tale scopo, risulta essere per la nostra autonoma determinazione… usata in maniera capovolta!
Siamo… noi stessi a trasformarci in aguzzini e… ad infliggerla alle nostre stesse anime tremanti!
Ultime partenze dunque… per rivivere una tragedia… non come conquistatori, ma per consegnarci conquistati a ciò che ci toglie ogni libertà… perché la stessa non ci appare più come un moto spontaneo dell’animo, votato a trasformarsi creativamente in una dote spirituale… ma… che purtroppo diventa essa, libertà di essere, di essere uguali, di essere fratelli nel contesto umano, l’unica responsabile di ogni evento disastroso al quale andare incontro.
Ultime partenze… per una nostra ideale città… disegnata, progettata nel nostro Desiderio di osmosi col resto del Mondo ma… già distrutta ancora prima di nascere… perché mancano sia i costruttori che, gli eroi… perché è stato detto ed assicurato che il “tutto” è stato già ri-costruito ed è già in “finitura”… ed, inoltre, in una società perfetta degli eroi non si “abbisogna”!
Siamo dunque già al trionfo dello Stereotipo sull’Archetipo?
Un cavallo vuoto, cavo all’interno, un simulacro senza “interiora” è solo un contenitore pronto all’Inganno?
Così, uomini senza interiorità si aggirano in cerca di un mezzo di trasporto che li conduca alla conquista di un mondo più “facile”… più assistito… ma invaso dal pessimismo e dalla passività…
Sì affrettino, dunque, signori… ultime partenze per Ilion…
Autore Vincenzo Cacace
Vincenzo Cacace, diplomato all'Istituto d'Arte di Torre del Greco (NA) e all'Accademia di Belle Arti di Napoli, è stato allievo di Bresciani, Brancaccio, Barisani, ricevendo giudizi positivi ed apprezzamenti anche dal Maestro Aligi Sassu. Partecipa alla vita artistica italiana dal 1964, esponendo in innumerevoli mostre e collettive in Italia e all'estero, insieme a Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Ugo Attardi, e vincendo numerosi premi nazionali ed internazionali. Da segnalare esposizioni di libellule LTD San Matteo - California (USA), cinquanta artisti Surrealisti e Visionari, Anges Exquis - Etre Ange Etrange - Surrealism magic realist in Francia, Germania e Italia.
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