Il sindacato: ‘Il settore delle Telecomunicazioni è strategico per tutto il Paese. Difendiamolo’
Riceviamo e pubblichiamo.
Il settore che avrebbe dovuto essere da traino per la digitalizzazione e rilancio economico del Paese versa, ormai da anni, in una crisi irreversibile, in un paradosso tutto italico.
Committenti, appalti di rete, contact center CRM/BPO e l’intero indotto rischiano una grave crisi occupazionale con decine di migliaia di esuberi se non saranno approntate idonee risposte in termini normativi, economici e di contrasto al dumping contrattuale.
Lo ribadiscono, la Segretaria Provinciale UGL TLC Matera Mina Saracino e, Francesco Stigliano Consigliere Nazionale della Federazione UGL per i quali:
In sintonia con la Segreteria Nazionale UGL TLC, il fenomeno legato allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale concorre poi a creare ulteriormente un clima di incertezza e preoccupazione, poiché più gli algoritmi saranno in grado di elaborare la grande mole di dati che quotidianamente ricevono, più saranno capaci di aggiornare le proprie funzioni e, di conseguenza, in grado di sostituire personale umano in vari campi, soprattutto se i lavoratori non verranno adeguatamente formati sulle nuove tecnologie.
Sollecitiamo, pertanto, un pronto e risolutivo intervento da parte del Governo con lo sciopero del 6 giugno p.v., essendo lo strumento più idoneo a disposizione del sindacato e dei lavoratori per attirare l’attenzione su una vertenza decennale di tale importanza.
Siamo a difendere oltre 20 mila posti di lavoro e rimettere le telecomunicazioni al centro della transizione digitale del Paese.
In occasione della giornata di mobilitazione, le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali UGL Telecomunicazioni, SLC – CGIL, FISTEL – CISL e UILCOM – UIL, hanno indetto per martedì p.v., una manifestazione nazionale a Roma, in piazza Santi Apostoli, dalle ore 10:30, in cui esprimere contrarietà a: i piani di scorporo di industria e servizi delle principali telco; le drammatiche ricadute occupazionali che ne conseguirebbero; ritardi allarmanti sugli obiettivi fissati dal PNRR per banda ultralarga e reti 5G; il conseguente digital divide a cui sarebbe condannato il Paese; le minacce di dumping contrattuale delle aziende di customer service in outsourcing, ossia i reiterati tentativi di fuoriuscire dal contratto collettivo nazionale delle TLC per comprimere salari e diritti.
Con la nostra folta delegazione UGL TLC Matera saremo presenti a Roma a scioperare con i migliaia di lavoratori: il settore delle Telecomunicazioni è strategico per tutto il Paese. Difendiamolo. Ripartono le Telecomunicazioni. Riparte l’’Italia!