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UGL, mandrie di cinghiali sulle strade materane

cinghiali sulle strade materane


Giordano interviene sull’ennesimo incidente stradale

Riceviamo e pubblichiamo.

I cinghiali sono diventati una vera emergenza. Servirebbero misure sulla prevenzione e non si può ancora aspettare, la Regione Basilicata e il Governo nazionale facciano la loro parte.

Quello successo all’autista Nicola Longo, dipendente di un’azienda di trasporto pubblico interregionale, è solo l’ultimo di una serie ciclica di incidenti.

Sulle strade del materano, l’UGL ricorda le tante vittime di incidenti dovuti al pericolo provocato dalle mandrie di cinghiali che attraversano le strade del territorio.

L’ultimo di giornata sulla statale Bradanica all’altezza di Santa Maria D’Irsi: l’episodio, per fortuna senza conseguenze per le persone ma solo per il mezzo di trasporto, si è verificato quando il bus ha colpito involontariamente uno dei cinghiali che attraversava la strada nel tentativo di evitare altri cinghiali in transito.

Il bus ha riportato dei danni nella parte anteriore mentre il cinghiale è morto sul colpo.

Poteva andare peggio e se ciò non è avvenuto è stato solo grazie alla bravura, alla professionalità e alla prontezza del lavoratore Longo.

È quanto sostiene Pino Giordano dell’UGL Matera per il quale

ormai vederli aggirarsi per le strade sembra diventata la normalità, la situazione è diventata ancora più critica durante l’emergenza Covid-19.

Per l’UGL gli incidenti stradali sono solo uno degli effetti dell’aumento incontrollato degli animali: suggeriamo a tutte le Istituzioni competenti del territorio materano a tal proposito, di porre in essere e incrementare tutte le azioni possibili, in maggior invito sulla caccia autorizzata e relativo abbattimento, finalizzate al contenimento dei cinghiali, consapevoli che il loro sovrannumero provoca danni diretti e indiretti alle colture agricole e forestali e rappresenta un fattore di notevole rischio per l’incolumità delle persone, soprattutto in relazione agli incidenti stradali.

Il piano di abbattimento selettivo e controllo della specie cinghiale va rivisto e riparametrato poiché il piano annuale per la caccia di selezione che prevede 5.600 capi da abbattere di cui il 70% femmine giovani e sub-adulte di età inferiore a due anni è irrisorio rispetto alla mole di riproduzione ciclica della bestia.

Il nostro appello UGL, è anche la sensibilizzazione di tutti i comuni della Provincia di Matera a sforzarsi per il bene dei cittadini nel presentare alla Regione istanze di apertura di mattatoi affinché il problema possa attenuarsi.

Per l’Ugl bene fece il Sindaco di Montalbano Ionico (MT), Avv. Piero Marrese assumendosi la dovuta responsabilità a ordinare l’uccisione di cinghiali anche nel paese per evitare che si mettesse a rischio tutto, persone e cose.

Le Istituzioni sanno, ma nessuno agisce: lungo le arterie principali di accesso di diversi comuni, si avvistano cinghiali con grave pericolo al transito delle auto, soprattutto dopo il tramonto a seguito di scarsa visibilità e, più volte, si sono verificati incidenti e uscite dalla carreggiata delle auto.

Agire e subito: si tratta di una problematica di tutta la collettività, come dimostrano anche i numerosi incidenti stradali a discapito della sicurezza dei cittadini.

Per l’UGL è fondamentale che le Istituzioni dimostrino di comprendere davvero la gravità della situazione con la volontà di utilizzare tutti i possibili strumenti d’intervento.

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