Valente: ‘In caso contrario avremo crisi economica nel cassinate che priverà del lavoro le prossime due generazioni’
Riceviamo e pubblichiamo.
Sugli aiuti alla FCA il Governo deve dare risposte certe, siamo convinti che, dietro garanzie importanti, debbano essere erogati dallo Stato all’industria automobilistica per non creare una crisi senza precedenti al settore ed a tutto il tessuto economico della provincia e in particolar modo del cassinate.
Il Segretario Provinciale dell’UGL Frosinone Enzo Valente scuote l’esecutivo centrale facendo riflettere su alcuni aspetti di rilievo.
Spiega:
A nostro avviso in un momento difficile come quello attuale è più che mai fondamentale che vengano individuati i settori strategici su cui puntare. Quello automobilistico è innegabilmente uno di loro, trattandosi di un comparto che offre lavoro a decine di migliaia di persone in tutto il Paese.
Ad oggi siamo fortemente preoccupati per le conseguenze economiche nel cassinate e nel basso Lazio che una mancata ripartenza del settore dell’automotive potrebbe provocare. Gli operai FCA lavoreranno tre giorni a maggio e forse tre a giugno e poi torneranno in stabilimento solo a settembre prossimo.
Tutte le aziende dell’indotto saranno costrette a fermarsi di conseguenza. Senza soldi nelle tasche dei cittadini sarà difficile far ripartire l’economia del territorio, ecco perché chiedo ai sindaci e tutti i rappresentanti istituzionali della nostra provincia di fare sistema lasciando da parte i proclami e andare nelle sedi opportune a parlare di questi scenari presenti e futuri.
La scelta green del Governo è apprezzata
ma non crea posti di lavoro e non salvaguarda quelli attualmente esistenti. Il futuro è tutt’altro che roseo, ad oggi le uniche imprese ciociare dell’automotive che lavorano sono quelle che girano attorno agli stabilimenti di Val di Sangro e Melfi, gli altri sono fermi.
Ritengo quindi necessario che da parte dell’esecutivo nazionale vengano fatti tutti gli sforzi possibili per sostenere il settore, in caso contrario, nel cassinate, le prossime due generazioni di giovani saranno costrette a trovare lavoro altrove.