Valente e Mattioli: ‘Ripensare le strategie industriali per la Treofan’
Riceviamo e pubblichiamo.
L’UGL Chimici ha aderito allo sciopero di otto ore indetto alla Treofani Italy di Terni dalle organizzazioni sindacali. Dopo le diverse richieste di incontro che la proprietà ha sistematicamente ignorato si è deciso di agire.
Spiegano l’esponente della Segreteria Nazionale Enzo Valente ed il Segretario Provinciale UGL Chimici Terni Diego Mattioli:
Lo sciopero è l’unico strumento di lotta da attuare in questo momento a sostegno dello stabilimento ternano e dei lavoratori.
Tutti i nostri appelli al confronto sono stati disattesi, solo dopo aver saputo dello sciopero l’Amministratore delegato si è fatto sentire facendo finta di cadere dalle nuvole e scaricando le responsabilità della mancata comunicazione su altri due componenti del quadro dirigenziale del Gruppo Indiano Jindal.
Le maestranze hanno dunque incrociato le braccia per l’intera giornata protestando contro il depauperamento della fabbrica e manifestando il conseguente timore di una chiusura definitiva nei prossimi mesi così come accaduto a Battipaglia (SA).
Il trasferimento del grosso delle apparecchiature del sito pugliese verso stabilimenti in Belgio, Olanda e addirittura negli Stati Uniti e in India dimostra, ad avviso dell’UGL Chimici, la volontà di Jindal di impoverire Terni per chiudere la produzione e delocalizzarla all’estero.
Ipotesi rafforzata da ciò che accade alla produzione dallo scorso gennaio.
Sottolineano Valente e Mattioli:
Molti dei prodotti sono stati sottratti allo stabilimento umbro e delocalizzati in altri siti, ed è opportuno sottolineare anche, che le aziende centro-europee hanno un costo unitario di manodopera fino al 30% superiore rispetto a quello italiano.
Ribadiamo la richiesta al MiSE affinché intervengo con forza per definire una assurda vertenza con una proprietà sfuggevole e che, sin dall’inizio, ha chiaramente evidenziato il reale scopo dell’acquisizione: utilizzare Treofan Italy come serbatoio di ordini, clienti e conoscenze da travasare alla casa madre Jindal.
L’appello dell’UGL Chimici è rivolto anche al sindaco di Terni e alla Regione Umbria, la difesa di una ricchezza così importante per il territorio deve essere di interesse comune, in ballo c’è il futuro di moltissime famiglie.
Concludono i due sindacalisti UGL Chimici:
Questo sciopero è solo l’inizio di un periodo di lotta duro che siamo disposti a portare avanti qualora Jindal non sia disponibile a cambiare il proprio atteggiamento e ripensare le strategie industriali per la Treofan.