Soddisfazione espressa da Animal Equality Italia
Riceviamo e pubblichiamo.
La riforma del testo costituzionale votata ieri, 8 febbraio, alla Camera dei deputati stabilisce che la Repubblica italiana riconosce la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi disciplinando i modi e le forme di tutela degli animali.
Animal Equality non può che accogliere con favore questa modifica così importante che permetterà di migliorare a livello legislativo e legale la tutela di animali e ambiente.
La Camera dei deputati ha approvato la proposta di legge che introduce la tutela dell’ambiente e degli animali nella Costituzione. La proposta aveva già ottenuto lo scorso novembre l’approvazione del Senato a maggioranza qualificata e pertanto diventa legge senza bisogno di passare dal referendum.
Il riconoscimento della tutela degli animali a livello costituzionale rappresenta un punto di riferimento importante per i diritti degli animali, in linea con una sensibilità crescente da parte dei cittadini nei confronti di questo tema e con il Trattato europeo di Lisbona, che riconosce gli animali come esseri senzienti.
Afferma la Direttrice di Animal Equality Italia, Alice Trombetta:
Questa riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione rappresenta un punto di riferimento importante che chiama lo Stato italiano – e quindi tutti i cittadini – in prima persona a garantire il rispetto degli animali.
Si tratta di una pietra miliare che è necessario si concretizzi nell’impegno delle autorità a migliorare sempre di più la condizione degli animali sfruttati, sofferenti e ancora privi di tutele, senza restare solo un monito.
Secondo Animal Equality, che si impegna da anni per porre fine alle crudeltà sugli animali sfruttati a scopo alimentare, il riconoscimento della tutela degli animali all’interno del testo costituzionale è il chiaro segno di un cambiamento in atto nell’attenzione verso il nostro ecosistema, ma è necessario aumentare gli sforzi per promuovere il benessere degli animali e far sì che diventi una reale priorità non solo per gli animali d’affezione ma anche per quelli coinvolti nella produzione alimentare.