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Tu sbagli sempre!

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Quando è meglio essere pignoli

Mi hanno rivolto una domanda:

Quello che ci insegni nei corsi di comunicazione lo dobbiamo usare anche in ambito familiare e con gli amici o solo sul posto di lavoro?

Dobbiamo prima di tutto fare qualche distinzione.

Tra gli amici, magari, si usa dire:

Fai sempre lo scemo!

e finché si tratta di questioni amichevoli non ci mettiamo certo a fare i puntigliosi:

Sempre quando, con esattezza?

Ma se, anche tra amici, familiari o conoscenti, quindi non solo in azienda, sorge un problema da affrontare, essere ‘pignoli’ aiuta a risolvere ogni questione.

Perciò:

Ma cara, tu ti lamenti sempre e io non lo trovo giusto, dovresti smetterla!

In questo caso, anche se la faccenda non è accaduta in un ufficio, con un collega o con il direttore, se si vuole affrontare la questione in modo da comprenderla e da risolverla, diventa importante chiederne specifica:

Sempre quando, di preciso?

Ci sono occasioni in cui potrebbe essere giusto lamentarsi ed altre no, perciò devo eliminare il linguaggio fumoso e renderlo più chiaro.

Una volta una persona mi disse:

Ma dai, non è che siamo al Governo! Tra amici ci si parla in libertà, senza tenere conto delle modalità pignole degli esperti di comunicazione!

Certamente è vero, ma il linguaggio senza regole può andare bene solo fino a che i due amici non si trovano nella condizione di dover risolvere un problema tra di loro.

Supponiamo che io accusi un mio amico:

Ti comporti sempre nel modo sbagliato!

In questo caso il mio interlocutore ha tutto il diritto di utilizzare l’arte della chiarificazione che si studia in ambito comunicativo:

Sempre, quando, con esattezza?

poiché potrei essere io ad esagerare, o a vedere comportamenti sbagliati anche laddove non ce ne sono.

Oppure potrei anche avere ragione ma in questo caso devo essere in grado di dimostrarlo di modo che l’amico possa prenderne consapevolezza ed eventualmente correggersi.

In tutta franchezza, però, che uno sbagli davvero sempre è alquanto improbabile, a meno che non sia particolarmente ‘stordito’ e discuterne in modo sano è la cosa più ragionevole che si possa fare.

Pensare che le modalità corrette comunicative debbano essere usate solo in ambito governativo, e non con gli amici, è come pensare che se si accusa qualcuno in famiglia, o tra amici, non occorra portare le prove poiché queste ultime si usano solo nei tribunali.

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Autore natyan

natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.